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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ In Puglia si rafforza la rete ospedaliera, a Taranto sarà attivato l’Ospedale militare
Venerdì, 07 Gennaio 2022 08:48

CORONAVIRUS/ In Puglia si rafforza la rete ospedaliera, a Taranto sarà attivato l’Ospedale militare In evidenza

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“La Regione Puglia ha attivato il piano di rafforzamento della rete ospedaliera covid a seguito dell’aumento dei ricoveri che stanno interessando specialmente l’area medica. Il Piano si realizza gradualmente, man mano che l’occupazione dei posti letto in area covid cresce. Un lavoro complesso quello della riconversione di reparti da no-covid a covid, ma che è già programmato e che viene fatto cercando il più possibile di non ostacolare le attività sanitarie ordinarie. Anche in questi giorni festivi gli uffici e le aziende sanitarie e ospedaliere sono al lavoro per gestire al meglio l’emergenza. La riconversione dei reparti avverrà, da parte delle Direzioni strategiche, in analogia con quanto già effettuato nella precedente ondata pandemica”. Lo dichiarano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, dopo aver inviato ai direttori delle aziende sanitarie, ospedaliere, degli Irccs pubblici, e ai legali rappresentanti degli Irccs privati ed enti ecclesiastici, Disposizioni urgenti per attivare il Piano di rafforzamento della rete ospedaliera Covid.

 

 Attualmente il tasso di occupazione dei posti letto in Puglia si attesta all’8% in terapia intensiva e al 15% per l'area medica. Per i posti letto di terapia intensiva “ciascuna azienda dovrà attivare tutti i posti letto programmati”; per l'area medica, entro 48 ore dovranno essere attivati posti letto negli ospedali: “Fazzi” di Lecce; a Galatina, “Perrino” di Brindisi, e poi ad Altamura, Cerignola e Ostuni. Per la fase post-acuta saranno attivati gli ospedali di San Cesareo, Triggiano, Torremaggiore e il Militare di Taranto. Inoltre, si è disposto che “tutti gli ospedali individuati”, per il “percorso nascita”, come “strutture di riferimento con posti letto dedicati alle donne in gravidanza positive al covid, adeguino il numero dei posti letto dedicati, sulla base delle esigenze assistenziali e, dunque, anche in misura superiore” rispetto ai 23 previsti.  Dovranno essere garantiti 10 posti letto per pazienti pediatrici per provincia. Immediata disponibilità anche per i posti letto dedicati a pazienti psichiatrici. In ultimo le “direzioni strategiche devono riservare posti letto chirurgici o di area medica, da dedicare a pazienti positivi al covid (asintomatici) e ricoverati per altre patologie”.