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Giornale di Taranto - CONTRATTO PER TARANTO/ Turco “un errore rinunciare all’Acquario green, moltiplicatore economico, sociale e culturale, ora quell’area rischia l’abbandono”
Giovedì, 09 Dicembre 2021 09:52

CONTRATTO PER TARANTO/ Turco “un errore rinunciare all’Acquario green, moltiplicatore economico, sociale e culturale, ora quell’area rischia l’abbandono” In evidenza

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 Il Movimento Cinque Stelle, con uno dei vice presidenti nazionali, Mario Turco, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Governo Conte II, disapprova la scelta, fatta ieri dal Tavolo del Contratto istituzionale Taranto presieduto dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, di definanziare il progetto dell’acquario green a Taranto, per il quale lo stesso Governo Conte II aveva previsto un finanziamento di 50 milioni, trasferendo 14,2 milioni al cantiere nautico Ferretti e il resto ad altre iniziative.

 

L’intervento relativo all’acquario, afferma Turco, “viene definanziato tranne per 1,5 milioni di euro destinati al progetto ridimensionato di un Centro multimediale e museo delle mare, per il quale in futuro occorrerà trovare le risorse necessarie alla sua realizzazione. Sarebbe utile comprendere chi e come garantirà nei prossimi anni la copertura finanziaria di tale nuovo progetto”.

   Difendendo la scelta dell’acquario green, Turco afferma che si “è preferito rinunciare a un investimento dal forte moltiplicatore economico, sociale e culturale per la città di Taranto e già finanziato (a dicembre 2020 per 50 milioni), definanziandolo quasi totalmente e destinando le relative risorse ad altri progetti che potevano invece essere finanziati con lo stanziamento di nuove e ulteriori risorse. Nessun nuovo finanziamento, infatti, è stato aggiunto in questi ultimi mesi all’attuale programmazione del Cis”. 

 

“Se poi si era deciso di definanziare e di riprogrammare le risorse disponibili, occorreva forse, per logica amministrativa - afferma Turco - partire da quei progetti fermi da oltre 10 anni, che già nel corso del Governo Conte II erano stati considerati irrealizzabili, come nel caso della costruzione del nuovo quartiere per trasferire le famiglie delle “case parcheggio” del quartiere Tamburi, o dell’impianto di depurazione delle acque Ilva, su cui erano state proposte soluzioni alternative per raggiungere gli obiettivi programmati”.

   Secondo l’ex sottosegretario alla presidenza, “il definanziamento dell’acquario green, inoltre, non permetterà di riqualificare e riconvertire un’importante area del borgo cittadino, ossia la banchina Torpediniere. Dopo decenni di tentativi infruttuosi si era riusciti, nel corso del Governo Conte II, a trasferire tale importante area dalla Marina Militare alla città, garantendo le risorse per la sua riqualificazione e riconversione”. “Oggi - conclude Turco -, a seguito delle decisioni prese, si rischia di lasciare in abbandono quest'importante luogo della città, su cui occorrerà valutare una nuova destinazione d'uso che rimanga comunque a vantaggio dell’intera collettività”.