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Giornale di Taranto - COMUNE DI TARANTO-3/ L’assessore comunale uscente Annalisa Adamo “a chi ha creduto in me dico ‘restiamo in cammino’”
Venerdì, 15 Ottobre 2021 11:51

COMUNE DI TARANTO-3/ L’assessore comunale uscente Annalisa Adamo “a chi ha creduto in me dico ‘restiamo in cammino’” In evidenza

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All’indomani dei cambiamenti nella giunta comunale di Taranto, l’assessore comunale uscente Annalisa Adamo, raggiunta da tantissimi messaggi e attestazioni di stima per il lavoro svolto, ha fatto confluire  in un comunicato valutazioni e riflessioni sul lavoro svolto che di seguito pubblichiamo. Visti i tanti messaggi e le tante domande che sto ricevendo in queste ultime ore, scelgo di affidare ad un comunicato le riflessioni e le valutazioni della mia esperienza istituzionale nella giunta dell’amministrazione Melucci.

 Al Sindaco Rinaldo Melucci va il mio più sentito ringraziamento per la fiducia e la stima accordatami.

 Le deleghe che mi sono state affidate - Ambiente, Legalità, Affari Generali e Risorse Umane - sono state fortemente simboliche, se si pensa a Taranto, ma anche rappresentative di quello che è stata la mia storia professionale e l’impegno di una vita .

 Deleghe che sono state preziose per toccare con mano come un gran numero di persone nella nostra città, abbia voglia di cambiare radicalmente la realtà determinata da decisori esterni e da decisioni spesso sommarie, scriteriate ed imposte. 

 Logiche che si sono fatte passare per politica, mentre erano frutto di individualismi ed egoismi, capaci solo di alimentare la “rabbia sociale”.

 Quando mi è stato chiesto dal Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, di entrare a far parte della giunta comunale con la delega all’Ambiente e alla Legalità, mi è apparso subito chiaro che era necessario ripartire dal ‘senso di comunità’. 

 Subito dopo la nomina, infatti, ho voluto incontrare tutte le associazioni ambientaliste, del volontariato, dello sport e della cultura, nonché tutte le persone che in qualche modo mettono in campo le proprie forze per la solidarietà.

 Non mi sono mai sottratta all’incontro delle singole persone, oltre che degli enti esponenziali, perché per diventare comunità è necessario prima diventare persone, accettando le sfide della diversità, dell’uguaglianza e dell’interculturalità. 

 Chi assume un impegno politico non può esimersi dall’ascoltare le persone, di scendere nei loro bisogni più profondi e talvolta anche nel dolore, perché le capacità umane sono e restano il pilastro delle nostre esistenze e della politica, perché solo con questo approccio ha un senso la vita politica.

 Le logiche della politica restano ancora troppo spesso incomprensibili a molti e la ‘rabbia’ che è possibile incontrare - specie a Taranto - è ancora molto forte. 

 Le questioni trattate sono state tantissime, in parte legate alla vita dell’Ente civico e in parte tese a generare il cambiamento auspicato anche nella società civile. 

 Democrazia, attivismo e cambiamento sociale sono state il filo rosso che ha contraddistinto l’attività sin qui svolta, in collaborazione con gli altri componenti della giunta e nella visione strategica del Sindaco Melucci.

 Combattere l’inquinamento, aumentare il verde, guadagnare spazio pubblico, proteggere gli ambienti e creare spazi più sicuri ed amichevoli, migliorare il trasporto pubblico e sostenibile, puntare sui mezzi elettrici e aumentare le piste ciclabili sono state le linee conduttrici per riguadagnare la città. 

 In merito alla macchina amministrativa sono stati fatti enormi passi avanti grazie, tra l’altro,  all’assunzione in servizio di oltre 110 unità, l’individuazione delle aree delle posizioni organizzative, le progressioni, la revisione della macrostruttura, l’approvazione del codice di comportamento dei dipendenti comunali, l’approvazione del regolamento per il funzionamento del Comitato Unico di Garanzia (CUG)  per le pari opportunità, il benessere di chi lavora e contro le discriminazioni nonché l’avvio dei nuovi concorsi ed in particolare quello dei nuovi 60 vigili urbani. 

 Nel lavoro tecnico, amministrativo e giuridico sotteso al mio incarico non ho voluto dimenticare mai di sottolineare l’importanza fondamentale della Cultura e della necessità di coltivare la Conoscenza, sia attraverso la partecipazione ad iniziative pregevoli di natura pubblica e non, sia attraverso l’organizzazione di eventi nell’ambito dell’attività istituzionale dell’Ente, tesi a rimarcare che solo uno sviluppo fondato sulla cultura può dare una prospettiva, garantendo a Taranto la possibilità di diventare un avamposto sul Mediterraneo per lo scambio interculturale oltre che economico. 

 A proposito poi della delega alla Legalità che il Sindaco Rinaldo Melucci ha voluto riconoscermi, resta per me una prova di stima che può riempire degnamente una vita, in un mondo complicato a volte spietato. Non mancherò mai di dire e ribadire che la Legalità è un ‘sentimento’ non un vestito e che soltanto dopo che questo sentimento si sarà impadronito di noi potrà diventare uno strumento di crescita culturale, economica e sociale. La Legalità costa è vero ma costa ancor di più la illegalità.

 Nell’esperienza intensa, appassionante che ho avuto l’onore e la fortuna di vivere, ho vissuto molti momenti di profonda condivisione di intenti con persone che hanno lavorato con me e che mi sono state vicine, credendo nei progetti, nell’istanza di cambiamento che stavamo avanzando e nel mio approccio alle questioni.

 È doveroso un mio particolare ringraziamento a tutti i dipendenti comunali, ai quali mi lega un affetto profondissimo, a tutte le sigle sindacali, ai loro rappresentanti e a tutti i loro iscritti, al caro segretario comunale Eugenio De Carlo, ai componenti dello staff, a tutti i consiglieri comunali, agli altri assessori della giunta, alla mia famiglia, in particolare alle mie figlie (che condividono con me tutte le gioie e i dolori del mio modo d’intendere la vita e il lavoro) e a tutti i nostri figli, nella speranza che colgano l’amore per la ‘res pubblica’, per la Cultura, per i valori della cittadinanza, nonché l’urgenza di diventare persone (anche nella collettività) cosi come ho imparato io da i miei ‘maestri’.

 Infine un grazie a tutte le persone che hanno affidato a me le loro parole e le loro speranze, a tutte quelle persone vicine e lontane che hanno cooperato e collaborato con me strenuamente e senza riserve, alle quali oggi dico ‘restiamo in cammino’, perchè questi rapporti si sono creati, non per caso e senza fondamenta, ma grazie a comuni sentimenti, valori ed ideali.

 

                          Annalisa Adamo