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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Otto ospedali pugliesi tornano alle attività ordinarie, ci sono quelli di Castellaneta e Martina Franca
Lunedì, 24 Maggio 2021 21:27

CORONAVIRUS/ Otto ospedali pugliesi tornano alle attività ordinarie, ci sono quelli di Castellaneta e Martina Franca In evidenza

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La giunta regionale pugliese ha stabilito, a partire da oggi, la riconversione all'attività no-covid delle strutture di ricovero pubbliche e private accreditate: ospedale “Dimiccoli” e la struttura campale della Marina Militare di Barletta, ospedale “San Paolo” di Bari, Martina Franca e Castellaneta (Ta) e San Severo (Fg), “Villa Lucia Hospital” di Conversano e l'Ente ecclesiastico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Ba). Questo si è reso necessario al fine di garantire la ripresa delle attività ordinarie ed il conseguente recupero delle liste d’attesa. 

 

 Sulla base dell'andamento epidemiologico potranno essere riconvertiti all'assistenza dei pazienti no-covid ulteriori posti letto, rispetto agli ospedali sopra riportati, sulla base di un piano che dovranno elaborare le direzioni strategiche delle Aziende sanitarie. Entro il 31 luglio 2021, con apposito provvedimento di Giunta regionale, dovrà essere definito un nuovo piano pandemico della rete ospedaliera covid e no-covid, per fronteggiare una eventuale recrudescenza della pandemia. Attualmente i posti letto totali dedicati al covid sono 2754 (2414 area medica e 340 di terapia intensiva). Le strutture che fanno già parte della rete ospedaliera covid, nell'eventualità di un incremento repentino dei contagi, dovranno essere in grado di riconvertirsi entro dieci giorni dalla data di comunicazione da parte del Dipartimento “Promozione della Salute e del Benessere animale”. Infine, per i posti letto strutturali di terapia intensiva e semintensiva che devono essere realizzati, le Aziende sanitarie, con particolare riferimento a quelle che hanno segnalato l'impossibilità di avviare i lavori previsti su alcuni locali ospedalieri dedicati alla gestione dell'emergenza covid, devono procedere alla cantierizzazione degli stessi, parallelamente alla progressiva dismissione dei posti letto aggiuntivi, previo accurato studio delle interferenze.