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Giornale di Taranto - IL MARE AL CENTRO/ Assonautica Taranto presenta nuova sede e progetti nel segno di rigenerazione e sostenibilità
Sabato, 22 Maggio 2021 09:34

IL MARE AL CENTRO/ Assonautica Taranto presenta nuova sede e progetti nel segno di rigenerazione e sostenibilità In evidenza

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Il mare al centro e intorno lo sviluppo di una serie di attività che attraverso la valorizzazione di questa risorsa puntano a dare nuovi volti, input, opportunità alla crescita del territorio, secondo un modello collaborativo e sostenibile. 

Ed è una bella novità quella da cui parte Assonautica di Taranto, una nuova sede, sul mare, in un’area del Lungomare che era abbandonata.

Sede e progetti sono stati presentati durante la conferenza stampa tenuta da presidente e direttore, Piero Carratta e Matteo Dusconi.

“Il mare unisce settori e tradizioni diverse in un tessuto imprenditoriale diffuso - hanno sottolineato gli organizzatori- che può essere una leva straordinaria per il rilancio dell’Italia.”

In questa ottica, la nuova sede, che nasce in virtù di un’idea di rigenerazione e rinascita, assume un ruolo simbolico ma anche molto sostanziale. 

“Sarà al servizio dei soci ma anche di tutta la città. Sarà un fiore all’occhiello. Ci stiamo lavorando per rendere più bella e fruibile una parte dimenticata del Lungomare di Taranto. Per avviare i nostri progetti di Assonautica”.

Progetti che non possono prescindere dalla vocazione della città e dalla mission che Assonautica per sua stessa natura, si pone. 

“L’Economia del mare - sottolineano i vertici di Assonautica- da tempo è entrata a far parte del più vasto mondo dell’economia, impegnata nell’attivazione di una policy mirata alla blue economy.

In Puglia, per offrire valore reale all’economia del mare non si può che ripartire dalla cultura del mare, dalla nautica da diporto, dal turismo nautico.

 Dagli ultimi Rapporti sulla Economia del mare si evince come la filiera regionale pugliese sarebbe un triste fanalino di coda rispetto alle regioni costiere italiane.

Intanto, la strategia nazionale in atto da parte degli attori sociali sia sulla nautica diportistica che sulla riforma dei porti italiani al sud, è orientata sia sul Tirreno sia sull’Adriatico. L’area del mar Ionio è tutta ancora da scoprire e valorizzare.

Occorre quindi un progetto di sviluppo sostenibile  per il raccordo tra le città e il mare Ionio, tra le città e i mari di Puglia, basato anche sul raccordo tra le coste ioniche. Su queste basi, ci dobbiamo porre obbiettivi per un ammodernamento e  una fruizione del turismo nautico regionale e internazionale.

Ecco i passi che Assonautica intende fare:

 - completare un monitoraggio dell’economia del mare di Puglia (a 360 gradi) scandagliando l’articolazione dell’offerta sul territorio (tale monitoraggio ha già avuto inizio in primavera 2020, per dare al Sindaco di Taranto un “dossier sulla nautica” in provincia di Taranto. Dossier che è stato consegnato in tempi brevissimi e ha consentito in primavera in piena era-Covid discendente, di chiedere la riapertura dei porti e gli approdi, ndr) );

- analizzare il sistema portuale della regione a vocazione commerciale e a vocazione turistico, al fine di una necessaria ricomposizione e progettarne quindi nuovi siti su aree extraurbane per una facilità di acceso a forte economia dei trasporti e miglioramento della fruizione degli stessi;

- sostenere la promozione di regate veliche, e regate nazionali e internazionali

- realizzare una campagna promozionale sulla blue economy e della ricchezza della storia del mare e navale, negli ambienti scolastici e negli Enti locali (Province, Comuni, Autorità portuali, Aree marine protette, Associazioni di categoria, etc.);

-  

- Incentivare e favorire la formazione di piccoli musei del mare;  formazione professionale sui nuovi (ed anche antichi mestieri del mare, promuovere formazione specifica per la cantieristica e ad anche la piccola modellistica navale, etc.;

- sostenere la promozione e l’incentivazione dalle feste e tradizioni marinaresche alle rievocazioni eventi storici a identità marinara a forte richiamo di un potenziale turismo regionale;

Premesso poi che l’economia del mare si configura come un nuovo  “motore di sviluppo”, la possibile incentivazione non può che essere una politica all’insegna della individuazione e valorizzazione di vere zone franche, una politica volta alla sburocratizzazione degli accessi agli atti formali e di una detassazione in particolare per le attività di rimessaggio, per la piccola cantieristica e ogni forma di attività diportistica e marinara.”

Assonautica propone infine una ricerca sulle coste dell’area tarantina sulle coste ed anche aree retroportuali per individuare eventuali barriere di accesso che inibiscono il naturale accesso alla diretta fruizione del mare da parte dei turisti.