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Giornale di Taranto - GRANDI MANOVRE/ Lo Stato entra in ArcelorMittal, il sindaco “il Governo non può continuare a tacere con i tarantini, accordo di programma subito“
Venerdì, 16 Aprile 2021 08:45

GRANDI MANOVRE/ Lo Stato entra in ArcelorMittal, il sindaco “il Governo non può continuare a tacere con i tarantini, accordo di programma subito“ In evidenza

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"ll Governo non potrà restare muto con i cittadini ancora a lungo, accordo di programma subito sull'acciaieria di Taranto". Lo dice il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo l'ingresso dello Stato con Invitalia in ArcelorMittal che verrà ridenominata con la nuova societá Acciaierie d'Italia. Per Melucci, "oltre a pagare i debiti di ArcelorMittal, lo Stato italiano, che ora sembra formalmente essersi ripreso il timone dello stabilimento siderurgico di Taranto, saldi i suoi debiti con la comunità ionica". "Chiediamo al Governo di mostrare le carte ai cittadini. Vogliamo sapere subito quale modello industriale Invitalia ha il mandato di realizzare - afferma il sindaco di Taranto -. Chiediamo risposte al ministro Cingolani sul tema delle bonifiche straordinarie.Aspettiamo che il ministro Carfagna convochi il tavolo del Cis Taranto. Abbiamo chiesto al ministro Giorgetti di istituire un tavolo per l'accordo di programma sul futuro dello stabilimento e della sua relazione con la città". "Torniamo a segnalare al ministro Speranza - prosegue il sindaco Melucci - che la valutazione del danno sanitario è un obiettivo ancora assente tra le dichiarazioni ufficiali che stanno circolando". Melucci chiede inoltre se "il ministro Franco ha pensato di dare voce al territorio nella nuova governance del sito ionico?" E ancora, sostiene Melucci, "vogliamo capire quali strumenti il Ministro Orlando stia verificando per il bacino di lavoratori diretti e indiretti". Per il sindaco, "Taranto è delusa e stanca, ma i versamenti e le mozioni delle ultime ore non spostano di una virgola la nostra resistenza".

Invitalia ha infatti sottoscritto l’aumento di capitale di Am InvestCo Italy, la società affittuaria dei rami di azienda di Ilva in amministrazione straordinaria. La sottoscrizione del capitale, riferisce una nota, è avvenuta in attuazione dell’accordo di co-investimento tra Arcelor Mittal Holding, Arcelor Mittal Sa e Invitalia, già comunicato al mercato lo scorso dicembre, finalizzato ad avviare una nuova fase di sviluppo ecosostenibile dell’Ilva di Taranto.

 

In particolare, si legge nel comunicato, Invitalia, su incarico del governo italiano, ha sottoscritto, con i contributi in conto capitale assegnati dal ministero dell’Economia e delle Finanze, azioni ordinarie per un importo di 400 milioni di euro e, a seguito dell’adesione all’aumento di capitale, acquisisce il 50% dei diritti di voto di Am InvestCo Italy che assumerà la denominazione “Acciaierie d’Italia Holding Spa”.

   "L’operazione di co-investimento da parte di Invitalia in Am InvestCo Italy, secondo logiche, criteri e condizioni di mercato, ha una valenza di iniziativa strategica a sostegno delle imprese e dell’occupazione nel Mezzogiorno, al fine di rilanciare e riconvertire, in chiave 'green', il sito siderurgico dell’Ilva, coerente con la strategia, governata dalla Commissione europea, di garantire all’Europa 'zero emissioni' entro il 2050", conclude la nota.