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Giornale di Taranto - MANDURIA - SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA FRODE IN COMMERCIO NEL SETTORE VINICOLO. SEQUESTRATE OLTRE 100 MILA BOTTIGLIE DI VINO. TRE PERSONE DENUNCIATE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA.
Venerdì, 20 Dicembre 2013 07:22

MANDURIA - SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA FRODE IN COMMERCIO NEL SETTORE VINICOLO. SEQUESTRATE OLTRE 100 MILA BOTTIGLIE DI VINO. TRE PERSONE DENUNCIATE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA. In evidenza

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Militari della Tenenza di Manduria hanno eseguito un sequestro di vino “Primitivo di Manduria” commercializzato da un’importante azienda abruzzese operante nel settore vitivinicolo in campo nazionale ed internazionale. L’operazione scaturisce da articolate indagini eseguite dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, nell’ambito delle quali è stata accertata la commercializzazione di “Primitivo di Manduria” “D.O.C.” e “I.G.T.” attraverso marchi ingannevoli, di esclusiva pertinenza di una importante cantina sociale con sede a San Marzano di San Giuseppe (TA). Gli accertamenti hanno portato alla luce irregolarità anche nell’etichettatura delle bottiglie di vino, caratterizzate da un illecito riferimento, quale soggetto responsabile dell’imbottigliamento, ad una “società-ombra” con sede in Manduria che, in realtà, non ha mai acquistato, né venduto vino. In particolare, sono state utilizzate denominazioni e marchi (“Terre del Sud”, “Follia”, “Oversessanta”, “Oversettanta”, ecc.) nonché è stata costituita la società “VIGNETI DEL SUD” che, connotati da “evidente forza evocativa” dei marchi legittimamente registrati dalla cantina sociale, sono stati ritenuti idonei a trarre in inganno l’acquirente sull’origine, la qualità o provenienza del prodotto da un determinato produttore. I fatti accertati, infatti, hanno evidenziato l’aggiramento della normativa in materia di tutela dei marchi commerciali e lo sviamento delle informazioni destinate al consumatore, attraverso condotte finalizzate ad indurre in errore l’acquirente finale sulle caratteristiche del prodotto vinicolo. Il sequestro dei prodotti, nonché delle etichette, del materiale di confezionamento e pubblicitario (per un totale di circa 500 mila pezzi), è avvenuto presso stabilimenti, depositi ed esercizi commerciali dislocati sull’intero territorio nazionale. L’attenzione delle Fiamme Gialle si è focalizzata, altresì, sulle pagine internet che pubblicizzavano gli stessi prodotti, accertando la falsità delle informazioni promozionali fornite sull’origine del vino. Conseguentemente, i Finanzieri hanno attivato le procedure connesse all’oscuramento delle stesse. I responsabili dell’impresa abruzzese sono stati denunciati, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Contraffazione” (art. 473 c.p.), “Frode in commercio”, (art. 515 c.p.) e “Vendita di prodotti con segni mendaci” (art. 517 c.p.). "Un plauso alle Forze dell'Ordine per il lavoro che ha consentito di portare alla luce una vera e propria truffa al Made in Puglia pi=F9 autentico=94. Lo dichiara il senatore pugliese di SEL Dario Stef=E0no commentando la notizia del sequestro da parte dei militari della Guardia di Finanza di Manduria di 100mila bottiglie di vino "Primitivo di Manduria" in una operazione coordinata dalla Procura di Taranto che ha accertato la commercializzazione di vino Doc e Igt attraverso marchi ingannevoli. Un sistema di inganno =96 commenta il senatore - giocato sulla notoriet= =E0 che in questi anni il Primitivo, quello vero, ha saputo meritarsi grazie alla qualit=E0 dei nostri vitigni autoctoni sapientemente valorizzati dai nostri abili produttori ed enologi. =C8 uno schiaffo che fa male, ma occor= re tenere duro e proseguire con determinazione il percorso intrapreso, che ha saputo portare la Puglia enologica autentica in giro per il mondo.