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Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ Il sindaco di Taranto “da ArcelorMittal non aspettavamo collaborazione ma neanche minacce”
Venerdì, 26 Febbraio 2021 20:15

ALTA TENSIONE/ Il sindaco di Taranto “da ArcelorMittal non aspettavamo collaborazione ma neanche minacce” In evidenza

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 “Non ci aspettavamo dall’azienda collaborazione, ma neanche minacce”. Lo dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a proposito della  lettera che gli ha inviato ArceloMittal (è firmata dal direttore del personale, Arturo Ferrucci, e dal direttore del siderurgico di Taranto, Loris Pascucci) dicendogli che non avvierà nessun cronoprogramma di fermata degli impianti dell’area a caldo della fabbrica prima che si pronunci il Consiglio di Stato cui l’azienda si è appellata e che discuterà il caso l’11 marzo in udienza nella quarta sezione. La richiesta del cronoprogramma è stata avanzata dal sindaco ad ArcelorMittal due giorni fa. 

 

“Con l’eleganza che ci contraddistingue - afferma Melucci -, non abbiamo commentato la sentenza del Tar a noi favorevole, né la richiesta di appello al Consiglio di Stato di ArcelorMittal. Con la stessa eleganza non commenteremo le minacce. Continuiamo ad andare dritti per la nostra strada - conclude il sindaco di Taranto - con un’unica stella polare: la salute di cittadini e lavoratori”. ArcelorMittal, gestore in fitto degli impianti, così come Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli stessi, hanno infatti impugnato al Consiglio di Stato chiedendone la sospensiva, la sentenza del Tar Lecce dello scorso 13 febbraio. Questa ha disposto che le aziende devono in 60 giorni dal 13 febbraio, spegnere gli impianti fonte di inquinamento. Il Tar, dopo un’ampia istruttoria, ha così confermato l’ordinanza del sindaco di Taranto relativa allo spegnimento impianti di febbraio 2020 ed ha respinto i ricorsi presentati in primo grado dalle due società.