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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ I segretari di Cgil, Cisl e Uil “a Taranto morti e contagi aumentano ma per la Asl è tutto normale”
Venerdì, 12 Febbraio 2021 08:20

CORONAVIRUS/ I segretari di Cgil, Cisl e Uil “a Taranto morti e contagi aumentano ma per la Asl è tutto normale” In evidenza

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“I numeri di contagio da Covid 19 e di decessi continuano a salire” ma “le dichiarazioni pubbliche dell’Asl Taranto persistono nel rassicurare che tutto è “nella norma”, come se la perdita di una sola vita umana fosse un numero da considerare esclusivamente a fini statistici”. Lo dicono stasera in un documento i segretari di Cgil, Cisl e Uil Taranto - Paolo Peluso, Gianfranco Solazzo e Giancarlo Turi - commentando gli ultimi dati complessivi del contagio. Ieri 307 casi di nuovi contagi e 5 decessi, oggi, invece, altri 304 casi, che portano a 18.710 il totale, e altri 6 decessi in 24 ore (dati Regione Puglia e Asl Taranto). I sindacati li ritengono numeri “preoccupanti per chiunque nutra sensibilità nei confronti di ogni “persona” e soprattutto responsabilità verso la salute del territorio” ed evidenziano “anche i contagi e i decessi che hanno interessato la Rsa di Mottola, in relazione ai quali non si ha alcuna contezza di quali iniziative siano state adottate e soprattutto se siano state adottate”. 

 

 “Riteniamo, quindi, improcrastinabile - affermano le confederazioni - un serio approfondimento su ciò che sta accadendo nel territorio, dove si registrano oltre 18mila casi positivi dall’inizio dell’emergenza pandemica”. “Nonostante  la sanità ionica vanti la professionalità, la competenza e la serietà di tutto il personale del Dipartimento di prevenzione, che vede al suo vertice una eccellenza nel panorama nazionale - dicono i sindacati riferendosi al direttore del Dipartimento, Michele Conversano -, tutto ciò non basta allorquando eccellenze territoriali siano inserite in un sistema che, evidentemente, non è più governato”. “Tale situazione - denunciano i sindacati - non può più relegarsi nel perimetro della sola denuncia ed è per questo che intendiamo aprire un confronto serio, partecipato, trasparente che sensibilizzi quanti abbiano responsabilità di governo sanitario del territorio, affinché i numeri di decessi che oggi vengono classificati nella norma, decrescano fino a raggiungere la soglia minima di statistiche che riguardano vite, affetti. dolore”. “Si dovrà assolutamente intervenire sul rafforzamento della medicina territoriale e di prossimità” concludono i sindacati, per i quali “tali questioni dovranno necessariamente essere oggetto di attenzione da parte di tutte le parti interessate sul territorio affinché la tragica esperienza che stiamo vivendo con il Covid 19 non si riveli inutile”.