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Giornale di Taranto - BONIFICHE/ Si parte oggi con il prelievo delle prime 10mila tonnellate di fanghi di altoforno da parte di 38 unità di Ilva in as
Lunedì, 18 Gennaio 2021 09:29

BONIFICHE/ Si parte oggi con il prelievo delle prime 10mila tonnellate di fanghi di altoforno da parte di 38 unità di Ilva in as In evidenza

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Col sopralluogo di cantiere che avverrà oggi alle 10  si avvia il reimpiego di una quota di personale di Ilva in amministrazione straordinaria, attualmente in cassa integrazione straordinaria, nella bonifica che spetta alla gestione commissariale. Sono 38 le unità su cui Ilva in as, proprietaria degli impianti, e sindacati si sono accordati. L’attività riguarderà prelievo e trasporto delle prime 10mila tonnellate di fanghi di altoforno.

 

Le riammissioni in servizio per la bonifica, con richiamo dalla cigs dei lavoratori,  avranno inizio dal  22 gennaio con questa calendarizzazione: dal 22 gennaio, 2 capiturno, 1 caposquadra, 12 operai; dall’1 febbraio, 5 operai; dall’8 febbraio, 7 operai; dal 24 febbraio, 5 operai; dall’ 1 marzo, 3 operai e infine dall’8 marzo 3 operai. Il prelievo dei fanghi  verrà effettuato con gli escavatori e il materiale raccolto verrà posto  nel cassone dei camion. Le attività si svolgeranno in un unico turno: il primo camion entrerà alle 7.30 e l’ultimo uscirà non oltre le 14.30. Non è escluso che per i futuri lotti di fanghi non si possa operare su due turni.     

    Ilva in amministrazione straordinaria e sindacati hanno deciso che nella prima giornata di attività, i lavoratori richiamati in servizio effettueranno un tampone rapido antigenico. Solo i lavoratori risultati negativi, saranno ammessi al cantiere. Questo, spiegano le parti, “è dettato dalla precisa volontà di adottare ogni iniziativa, insieme a quelle già in atto, per minimizzare il più possibile il rischio contagio e contribuire a salvaguardare, in tal modo, la salute dei lavoratori, delle loro famiglie e della collettività.L’iniziativa dei tamponi verrà periodicamente ripetuta”. Le organizzazioni sindacali hanno segnalato all’azienda, causa pandemia Covid 19,  la presenza di lavoratori che potrebbero manifestare l’intenzione di non riprendere l’attività lavorativa per paura della possibile esposizione al contagio. A titolo di esempio, tali casi - secondo i sindacati - potrebbero riguardare lavoratori pendolari (quindi con rischi legati ai trasporti), lavoratori affetti da altre patologie, lavoratori con familiari in situazioni di fragilità etc. Qualora dovessero presentarsi tali casi, le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno chiesto in via eccezionale, ed in virtù dell’attuale “stato di emergenza”(prorogato sino al 30 aprile), “che la volontà del lavoratore di non riprendere l’attività sia accettata dall’azienda senza conseguenze sul piano disciplinare, fermo restando la consapevolezza che gli stessi lavoratori saranno successivamente richiamati secondo la normale rotazione della graduatoria di riferimento”. L’azienda ha dichiarato che valuterà la proposta sindacale e darà riscontro in tempi brevi. Ilva in amministrazione straordinaria ha poi dichiarato alle sigle metalmeccaniche Fim, Fiom, Uilm, Usb e Ugl di aver elevato a 43 il numero dei nuovi lavoratori da richiamare in prosecuzione dei precedenti 38 da adibire alle attività di cantiere. Per Ilva in as, l’incremento del numero a 43 unità è stato possibile grazie all’individuazione di ulteriori attività all’interno del cantiere, quali, ad esempio, l’attività di vigilanza.