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Giornale di Taranto - CALCIO/ Taranto: Una rete di Matute consente al Taranto di terminare il 2020 in vetta alla classifica
Sabato, 26 Dicembre 2020 14:26

CALCIO/ Taranto: Una rete di Matute consente al Taranto di terminare il 2020 in vetta alla classifica In evidenza

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I rossoblù espugnano Nardò e inanellano il quinto risultato utile consecutivo. Mister Laterza: “Atteggiamento propositivo nonostante le assenze, complimenti ai ragazzi. Non guardiamo la classifica ma la vittoria ci dà continuità nella crescita.” Mister Danucci: “Nel primo tempo abbiamo incontrato difficoltà, poi ci siamo disposti meglio e solo Sposito ci ha negato il pari, siamo un’ottima squadra.”

 

di Andrea Loiacono

 

Il Taranto vince per 0-1 contro il Nardò al “Giovanni Paolo II” di Nardò e grazie ai risultati pervenuti dagli altri campi raggiunge la vetta della classifica in coabitazione con Sorrento e Casarano. Gli ionici, come già preannunciato alla vigilia, devono fare a meno di diverse assenze pesante tra infortuni e squalifiche. Mancano infatti Rizzo, Diaby e Acquadro per squalifica oltre ai lungodegenti Ferrara, Corvino e Alfageme per infortunio. Mister Laterza schiera i suoi uomini con un 4-3-3 iniziale rispolverando lo juniores Marino a centrocampo che sarà autore di una grande prestazione. In difesa Sposito confermato tra i pali con Boccia a destra, Gonzalez al debutto dal primo minuto accanto a Guastamacchia e Caldore sull’out mancino. Trio offensivo composto da Falcone, Mastromonaco e l’argentino Abayian punta centrale. Panchina iniziale per l’altro argentino Leandro Guaita.

 

Di Fronte, mister Ciro Danucci ex calciatore rossoblù schiera la sua formazione con un offensivo 4-2-4. Tra gli ex in campo nelle file granata anche Francesco De Giorgi.

 

La gara parte con il Nardò che esercita una pressione territoriale e schiaccia il Taranto nella sua metà campo. Al 4’ c’è una discesa di Mengoli il quale calcia dai venticinque metri con la sfera che tocca l’esterno della rete della porta di Sposito.

 

Il Taranto però è ben sistemato in campo e presidia tutti gli spazi e da un’azione in contropiede gestita magistralmente da Falcone nasce il vantaggio. Proprio Falcone scende sulla sinistra effettua un numero per saltare un avversario e serve Abayian il quale perde un attimo il tempo per calciare, lo fa comunque ma trova la respinta di un difensore con la coscia. Sulla respinta corsa si fionda Kelwin Matute che con un destro potente e preciso insacca all’angolino alle spalle del portiere Milli. Il Taranto è in vantaggio; per il centrocampista camerunense si tratta della seconda rete in campionato dopo quella contro il Sorrento.

 

Al 23’ il Taranto sule ali dell’entusiasmo si ripropone in avanti sempre con Falcone che salta un uomo e calcia ma il suo tiro finisce di poco a lato.  Il Nardò dopo qualche minuto di sbandamento prova a reagire e lo fa con un tiro cross pericoloso di Sepe sul quale Sposito smanaccia allontanando la minaccia. Al 34’ sempre Sposito è attento ad alzare sulla traversa un colpo di testo forte ma centrale da parte di Stranieri.  Il primo tempo si conclude senza ulteriori note di cronaca.

 

Inizia la ripresa con un cambio tra le file del Taranto che dopo 9’ minuti deve sostituire l’autore del gol Matute per infortunio. L’assetto tattico cambia e si torna al consueto 4-2-3-1.  La partita si fa più spigolosa con il terreno pesante che non agevola le manovre delle squadre. Il Nardò prova a rendersi pericoloso inserendo diversi uomini offensivi. I potenziali pericoli arrivano però solo con tiri dalla distanza che terminano alti. Il Taranto gestisce bene anche durante i sei minuti di recupero che in realtà diventano nove.  Proprio in pieno recupero al 48’ l’attaccante neretino Granado calcia a botta sicura dall’interno dell’area ma Sposito si distende e compie una parata super che salva il risultato. Non accade più nulla sino al triplice fischio per la gioia dei calciatori e staff rossoblù che si abbracciano a centrocampo. Ora la serie D osserverà un periodo di riposo per le festività natalizie. Alla ripresa il sei gennaio il Taranto affronterà in casa il Fasano, ex formazione di mister Laterza.

 

 

 

Queste le dichiarazioni del tecnico rossoblù a fine gara: “Abbiamo disputato una partita molto tirata, anche per questo il risultato è molto importante. Sapevamo di affrontare una partita molto difficile contro una squadra in un ottimo momento e che possiede ottime individualità; giocavamo fuori casa ma abbiamo avuto ugualmente un atteggiamento propositivo e di questo sono contento. Questa vittoria è frutto di tutto il lavoro che fanno i ragazzi in settimana. Affrontavamo una squadra che nelle ultime cinque gare ha totalizzato cinque punti e lo abbiamo fatto giocando nel finale con sei juniores, questa è la dimostrazione del fatto che ho una squadra di uomini validi, ne sono l’esempio Marino e Mastromonaco che seppur impiegati poco sinora oggi hanno messo in mostra le loro qualità. Anche oggi ci sono stati alla fine quasi nove minuti di recupero ma l’esperienza e la delusione per i due pareggi in extremis contro Casarano e Gravina credo sia servita, ci abbiamo lavorato su anche se si può sempre migliorare. La classifica non la dobbiamo guardare, per noi è solo una gratificazione per il lavoro che abbiamo fatto fino ad ora, fa piacere, ci dà continuità, dobbiamo continuare così.”

 

 

 

Dalle parole di mister Danucci ex centrocampista rossoblù traspare invece un po' di rammarico: “Sicuramente nella prima frazione non abbiamo espresso il nostro miglior gioco, siamo scesi in campo contratti ma non ne faccio una colpa ai ragazzi per questo, questo può capitare quando si incontra una squadra blasonata.  Nella ripresa, invece, siamo stati bravi a riorganizzarci, ho inserito diversi giocatori offensivi per cercare il pari. Abbiamo anche calciato in porta ma Sposito ha compiuto un paio di interventi prodigiosi. Penso che fra i due portieri Sposito sia stato il più impegnato e non credo meritassimo la sconfitta. Dispiace ma ci resta la consapevolezza di essere una grande squadra che sta seguendo i programmi della vigilia di campionato in un anno di transizione, come abbiamo sempre detto.”