Stampa questa pagina
Martedì, 20 Ottobre 2020 07:01

ARPA PUGLIA/ Il direttore generale Bruno “‘la nuova sede in un ex ospedale ha un valore simbolico per la città di Taranto” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 L’inaugurazione della nuova sede di Taranto dell’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia (Arpa Puglia) in un “ex ospedale, è anche un simbolo della città”. Lo ha detto il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, a proposito della nuova sede inaugurata nell’ex complesso del Testa alla periferia di Taranto. “Qui - ha spiegato il dg Bruno - ci si veniva a curare per la salubrità dell'ambiente. Oggi ci siamo noi, in trincea, perché a poche centinaia di metri da qui, mentre nel 1920 c’era solo il profumo del mare e il sole che aiutavano, con l’elioterapia, a curare i malati di tubercolosi, oggi ci sono questi grandi impianti che questi benefici, evidentemente, non portano”. “È un obiettivo che coltivavamo da tempo, in questi mesi abbiamo lavorato tutti i giorni per non interrompere le attività, che si sono svolte tutti i giorni regolarmente, anzi si sono incrementate”: così Bruno a proposito del lavoro fatto da Arpa Puglia a Taranto. “Abbiamo lavorato - ha rilevato - per un futuro più forte dell’Agenzia e questo ci consente di avere collaboratori nuovi e meglio organizzati. Già oggi ci sono 67 giovani professionisti in più che stanno lavorando a Taranto e fanno di Taranto il dipartimento, dal punto di vista delle risorse umane, più importante di Puglia. Pensiamo di completare il ciclo di assunzioni - ha annunciato Bruno - e quindi di farlo diventare ancora più forte, adatto alle sfide che si pongono su questa città”. A proposito dell’ex Ilva, Bruno ha rammentato che “c’è una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che si basa per due delle tre motivazioni, su rapporti dell’Arpa Puglia e dell’Asl Taranto”. La sentenza è quella della Cedu che ha condannato lo Stato italiano per non aver tutelato la salute dei cittadini di Taranto dall’inquinamento siderurgico. “Abbiamo una serie di controlli e ispezioni che vanno avanti in questi giorni - ha aggiunto Bruno riferendosi ad ArcelorMittal -. Abbiamo chiesto di anticipare al massimo le prescrizioni ambientali, perché l’impianto Ilva potrebbe avere questa grande transizione, ma nello stesso tempo le prescrizioni attuali occorre rispettarle”. “Noi siamo in continuo e costante controllo su questo tema - ha sostenuto il dg Arpa Puglia -. Non abbiamo dimenticato. Abbiamo lavorato su due settori: quello ordinario, che dovevamo portare avanti ed abbiamo implementato le attività, e nello stesso tempo abbiamo pensato a rafforzare le strutture, a polarizzarle, a renderle, anche da un punto di vista logistico, più idonee. L’attività di cura dell’ambiente non si può fare solo con gli slogans e i seminari, bisogna farla con l’organizzazione”. 

 

 L’inaugurazione della nuova sede di Taranto dell’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia (Arpa Puglia) in un “ex ospedale, è anche un simbolo della città”. Lo ha detto il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, a proposito della nuova sede inaugurata nell’ex complesso del Testa alla periferia di Taranto. “Qui - ha spiegato il dg Bruno - ci si veniva a curare per la salubrità dell'ambiente. Oggi ci siamo noi, in trincea, perché a poche centinaia di metri da qui, mentre nel 1920 c’era solo il profumo del mare e il sole che aiutavano, con l’elioterapia, a curare i malati di tubercolosi, oggi ci sono questi grandi impianti che questi benefici, evidentemente, non portano”. “È un obiettivo che coltivavamo da tempo, in questi mesi abbiamo lavorato tutti i giorni per non interrompere le attività, che si sono svolte tutti i giorni regolarmente, anzi si sono incrementate”: così Bruno a proposito del lavoro fatto da Arpa Puglia a Taranto. “Abbiamo lavorato - ha rilevato - per un futuro più forte dell’Agenzia e questo ci consente di avere collaboratori nuovi e meglio organizzati. Già oggi ci sono 67 giovani professionisti in più che stanno lavorando a Taranto e fanno di Taranto il dipartimento, dal punto di vista delle risorse umane, più importante di Puglia. Pensiamo di completare il ciclo di assunzioni - ha annunciato Bruno - e quindi di farlo diventare ancora più forte, adatto alle sfide che si pongono su questa città”. A proposito dell’ex Ilva, Bruno ha rammentato che “c’è una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che si basa per due delle tre motivazioni, su rapporti dell’Arpa Puglia e dell’Asl Taranto”. La sentenza è quella della Cedu che ha condannato lo Stato italiano per non aver tutelato la salute dei cittadini di Taranto dall’inquinamento siderurgico. “Abbiamo una serie di controlli e ispezioni che vanno avanti in questi giorni - ha aggiunto Bruno riferendosi ad ArcelorMittal -. Abbiamo chiesto di anticipare al massimo le prescrizioni ambientali, perché l’impianto Ilva potrebbe avere questa grande transizione, ma nello stesso tempo le prescrizioni attuali occorre rispettarle”. “Noi siamo in continuo e costante controllo su questo tema - ha sostenuto il dg Arpa Puglia -. Non abbiamo dimenticato. Abbiamo lavorato su due settori: quello ordinario, che dovevamo portare avanti ed abbiamo implementato le attività, e nello stesso tempo abbiamo pensato a rafforzare le strutture, a polarizzarle, a renderle, anche da un punto di vista logistico, più idonee. L’attività di cura dell’ambiente non si può fare solo con gli slogans e i seminari, bisogna farla con l’organizzazione”. 

Letto 756 volte Ultima modifica il Martedì, 20 Ottobre 2020 07:05
Giornalista1

Ultimi da Giornalista1