Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ L’appello dei medici pugliesi “uno di noi in terapia intensiva, servono dispositivi di protezione e il potenziamento della medicina del territorio”
Mercoledì, 19 Agosto 2020 08:00

CORONAVIRUS/ L’appello dei medici pugliesi “uno di noi in terapia intensiva, servono dispositivi di protezione e il potenziamento della medicina del territorio” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 Un medico di famiglia di Bari è ricoverato in terapia intensiva per Covid-19. A ricordarlo con una lettera sono le segreterie regionali pugliesi dei sindacati dei medici, Intesa Sindacale, SMI (Sindacato Medici Italiani), SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani). "La sanità reale smentisce la sanità virtuale, quella fatta di scoop sui social e sui media ed anche di dotte ed esperte passerelle condite con affermazioni che nulla hanno a che vedere con tutto ciò che i medici e tutti gli operatori sanitari affrontano nel quotidiano", si legge nella nota dei sindacati dei medici ricordando che da tempo veniva sollecitato "il potenziamento della medicina del territorio e la dotazione dei dispositivi di protezione individuale ai medici di famiglia, ai medici di continuità assistenziale, ai medici dei servizi e ai medici del 118 (costretti a volte ad usare per calzari le buste dell’immondizia)". 

 

Nella lettera, polemizzando con alcune posizioni del sindacato Fimmg, si dichiara anche la contrarietà che negli studi dei medici di famiglia si eseguano i test sierologici per il personale docente e non docente delle scuole pubbliche, "sottolineiamo con forza - si legge -  che quest’ultima attività ha implicazioni sulla salute pubblica e riteniamo debba essere fatta in strutture delle ASL che sono già adeguatamente dotate per tecnologia e personale. Tra l’altro far esporre i medici di famiglia ad un rischio per eseguire un test dal valore opinabile, poiché non obbligatorio, peraltro da eseguire su sangue capillare invece che su sangue venoso (quest’ultimo sicuramente più affidabile), è decisamente una scelta rischiosa ed improduttiva.Si tenga conto che - in caso di positività del test sierologico - i medici di famiglia sarebbero costretti alla quarantena e (allora sì) a tenere chiusi i loro ambulatori". "Pur ribadendo il consueto e continuo impegno dei medici di medicina generale per la tutela dei bisogni assistenziali dei cittadini - conclude la lettera di  sindacati dei medici, Intesa Sindacale, SMI e  SNAMI-  invitiamo le istituzioni pugliesi ad utilizzare appropriatamente la specifica attività professionale dei medici nel rispetto dei compiti sanciti contrattualmente".

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Agosto 2020 09:46