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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Lopalco “il virus presente nel nord Italia fin da dicembre 2019. Seconda ondata? Dipenderà dalla capacità di isolare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica”
Mercoledì, 24 Giugno 2020 19:10

CORONAVIRUS/ Lopalco “il virus presente nel nord Italia fin da dicembre 2019. Seconda ondata? Dipenderà dalla capacità di isolare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica” In evidenza

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" Un virus pandemico dal nome SARS-CoV-2 ha fatto ingresso nel nord Italia almeno da dicembre 2019": lo scrive l'epidemiologo della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, sulla sua pagina facebook, in un post in cui fa il punto sulla situazione del Covid a livello nazionale. "Dopo circa 3 mesi di libera circolazione durante la stagione invernale il virus ha dato vita ad una ondata pandemica che ha avuto un forte impatto su molte regioni del Nord - ha aggiunto - e ha messo in ginocchio il servizio sanitario lombardo. L'ondata pandemica è stata mitigata con efficacia nelle Regioni del Centro Sud Italia, grazie ad una combinazione delle misure di lockdown e di controllo delle catene di contagio sul territorio". 

 

 "La prima ondata pandemica è in fase di risoluzione in tutta Italia ma gli interventi di

identificazione dei casi e tracciamento dei contatti, con conseguente interruzione delle catene di contagio e circoscrizione dei focolai, sono ad oggi le misure più efficaci di mitigazione dell'epidemia: scrive ancora Lopalco, su facebook. L'esperto ha chiarito che ci sono ancora molte cose che non si sanno del virus e dunque non è possibile prevedere cosa potrebbe succedere in estate se eliminassimo del tutto le misure di controllo ed un minimo di distanziamento fisico. Né se ci sarà una seconda ondata in autunno-inverno, "perché questo dipenderà fortemente dalla capacità di bloccare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica". L'epidemiologo ha anche indicato come sia necessario "mettere in sicurezza degli ospedali ed RSA resta la priorità per evitare che il virus penetri in setting assistenziali di popolazioni particolarmente fragili".   Per questo, secondo Lopalco, "ottimismo e prudenza siano due atteggiamenti da non contrapporre ma da tenere entrambi nella giusta considerazione".