“In merito allo stabilimento tarantino, Lucia Morselli ha parlato di impianti dotati di tecnologie avanzate. La verità è sotto i nostri occhi ogni giorno,con tutti i suoi effetti che si traducono in incidenti in diversi reparti. Lo stabilimento è vetusto e sta cadendo a pezzi”. Così il sindacato Usb replica alle affermazioni che in merito al siderurgico ArcelorMittal di Taranto ha reso ieri sera, in una intervista nella trasmissione “Porta a Porta” di Rai 1,l’amministratore delegato Lucia  Morselli.

Usb denuncia inoltre che “mancano tute, scarpe antinfortunistiche, occhiali e maschere antipolvere in tutti i reparti della fabbrica. Cosa altrettanto significativa: l’acqua da bere viene letteralmente centellinata, con tanto di firma da parte di coloro che la ritirano e indicazione del numero di bottigliette; scarseggia anche la carta nei bagni. Ciò - rileva Usb - accade soprattutto nelle zone maggiormente frequentate da lavoratori, e quindi Acceeiaieria 2 Colate Continue, Altoforni, Agglomerati e Cokerie”. A questo, per Usb, “si aggiunge l’atteggiamento di capiarea e capireparto che, di fronte alle mancanze sottolineate, “invitano” a ringraziare per il semplice fatto di essere ancora a lavoro e non in cassa integrazione. Un clima - conclude Usb - che stigmatizziamo in maniera decisa: non si può stare in silenzio e subire sotto la minaccia occupazionale”.