Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 18 novembre. Non ci è riuscito Vito Fasano, per tutti l’ingegnere o il presidente, uno dei protagonisti della storia di Taranto, che amava smisuratamente e per la quale ha lavorato, gioito e combattuto con la grinta e l’entusiasmo dell’imprenditore di razza, quale era.
Sanguigno e sempre pronto a mettersi e rimettersi in gioco ha legato la sua attività al calcio da presidente del Taranto, prima di Carelli e dopo Pignatelli. La squadra ha raggiunto con lui risultati prestigiosi. E poi c’erano il Mon Reve la sua creatura, le passeggiate a cavallo sulla spiaggia, la passione per il giornalismo e tante altre cose belle. funerali avranno luogo domattina alle 10, a Taranto, nella chiesa Cuore Immacolato di Maria.
“Era un costruttore. - scrive Ance Taranto-
Non solo perchè lavorava da sempre nell'edilizia in giro per il mondo. Ma perchè amava costruire rapporti, storie, emozioni e farlo a suo modo con la dirompenza di un carattere forte, istrionico, a volte incompreso. Non si è arreso mai, fino a stamane. Fu presidente ANCE e fino all'ultimo ci ha ispirato, guidato, sgridato come solo lui sapeva fare. “