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Giornale di Taranto - ESPOSTO CONTRO ARCELORMITTAL / “Impianti pericolosi per l’ambiente e per a sicurezza dei lavoratori”.i sindacati si rivolgono alla Procura
Venerdì, 12 Giugno 2020 16:54

ESPOSTO CONTRO ARCELORMITTAL / “Impianti pericolosi per l’ambiente e per a sicurezza dei lavoratori”.i sindacati si rivolgono alla Procura In evidenza

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Contro ArcelorMittal, oggi i coordinatori di fabbrica Fim Cisl, Vincenzo Laneve, Fiom Cgil, Francesco Brigati, e Uilm, Gennaro Oliva, hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto “in riferimento alla non operatività della macchina a granulare degli altiforni che potrebbe procurare seri problemi ambientali, impiantistici e di sicurezza per i lavoratori”. "Nello specifico, ArcelorMittal in questi mesi - denunciano i sindacati alla Procura -  ha preferito non affrontare la problematica con le organizzazioni sindacali dando seguito, ancora una volta, alle cosiddette comandate allargate in occasione di uno sciopero. La non funzionalità della macchina a granulare - rilevano le sigle metalmeccaniche - è stata anche oggetto di una segnalazione, da parte delle organizzazioni sindacali, al Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto-Spesal e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro. A seguito della denuncia, in data 26 maggio scorso, con un verbale, l’ente ispettivo ha notificato ad ArcelorMittal Italia una prescrizione con la qualce dispone la regolarizzazione delle violazioni in essere entro 15 giorni”. 

 

“In occasione dell’ultimo sciopero di 24 ore, indetto dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, nonostante l’accertamento delle violazioni da parte dell’Ente preposto, l’azienda - è denunciato nell’esposto alla Magistratura - non ha indicato i possibili assetti di marcia, continuando ad utilizzare le cosiddette 'comandate allargate' e a non rispettare quanto previsto dagli accordi sindacali in essere che hanno sempre garantito la sicurezza degli impianti contestualmente alla proclamazione degli scioperi”. “Tale allargamento del numero dei lavoratori, ritenuti dall’azienda necessari alla salvaguardia degli impianti in corrispondenza degli scioperi, lede in maniera chiara ed inequivocabile - hanno dichiarato le sigle metalmeccaniche alla Procura di Taranto - il diritto costituzionale di sciopero, in quanto, la responsabilità del mancato revamping dell’impianto di granulazione della ghisa è una responsabilità in capo esclusivamente all’azienda. Infatti, la macchina di granulazione della ghisa è utile a riequilibrare la produzione degli altiforni con quella delle acciaierie e come tale è già presente nel documento di Valutazione del rischio in vigore”. Per Fim, Fiom e Uilm, “la mancanza di questo impianto potrebbe causare delle gravi problematiche di sicurezza e ambientali, a maggior ragione in questo particolare frangente in cui vi è solo una acciaieria in cui far confluire la ghisa prodotta dagli altiforni, in considerazione anche della presunta carenza dei carri siluro che, rottamati, non sono mai stati reintegrati”.