Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - LA GUERRA DEL VINO/ Il No della Provincia di Taranto alla coltivazione del Primitivo in Sicilia
Giovedì, 11 Giugno 2020 07:55

LA GUERRA DEL VINO/ Il No della Provincia di Taranto alla coltivazione del Primitivo in Sicilia In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 Con voto all’unanimità, oggi il Consiglio provinciale di Taranto ha approvato una mozione in difesa del Primitivo di Manduria, dopo il via libera alla coltivazione del vitigno pugliese in Sicilia, aspetto, questo,nche sta preoccupando il comparto vitivinicolo pugliese e tarantino in particolare.“Una decisione, quella assunta dalla Regione Sicilia - dice la Provincia di Taranto -, che consentirebbe non solo la coltivazione ma anche l’etichettatura e la presentazione di vini rossi prodotti nell'isola con la denominazione Dop e Igp Primitivo".

 

 Per la Provincia di Taranto, “si tratta di un evidente minaccia all'unicità del Primitivo, un simbolo della Terra Ionica e della Puglia, dopo anni di sacrifici e investimenti da parte dei consorzi e delle associazioni di tutela del Primitivo di Manduria e di tutto il mondo agricolo della provincia, che ne hanno consentito l'affermazione e il successo nei mercati nazionali e internazionali”. Da qui, annuncia la Provincia di Taranto, “la mobilitazione” con l’obiettivo “di mettere in campo qualsiasi iniziativa a tutela del vitigno simbolo della Terra Jonica, anche attraverso la verifica dei procedimenti amministrativi della Regione Sicilia, che sembrano essere in contrasto con la normativa comunitaria e nazionale”. Quest’ultima per la Provincia di Taranto “prevede l’accertamento ed il possesso di determinati requisiti affinché un territorio possa essere autorizzato alla coltivazione di una determinata varietà di vite per uve da vino ed in particolare un procedimento volto ad accertare il possesso delle caratteristiche vegeto-produttive”. “Quando parliamo di Primitivo - commenta il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti - non parliamo solo di un prodotto, ma parliamo di uno dei simboli della nostra provincia nel mondo, parliamo della nostra storia e della nostra cultura. Non si tratta, dunque, di difendere solo un vino di altissima qualità e il lavoro delle nostre aziende agricole, ma di tutelare l'identità della Terra Jonica”.