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Venerdì, 05 Giugno 2020 17:20

LA SENTENZA/ Sbloccato l’avvio del cantiere del Nuovo Ospedale di Taranto, ok ai lavori notturni In evidenza

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Sbloccato l’avvio del cantiere del nuovo ospedale di Taranto, San Cataldo. I lavori di costruzione possono svolgersi anche di notte. Il Consiglio di Stato ha pubblicato questa mattina la sentenza n. 3573/2020 che riguarda la controversia per l’affidamento dei lavori del nuovo ospedale. Il Consiglio di Stato ha riformato la pronuncia di primo grado resa dal Tar Lecce ed ha accolto sia l’appello proposto dal raggruppamento aggiudicatario dei lavori, capeggiato dalla Debar Costruzioni spa, con le imprese CN Costruzioni, Edilco, Consorzio Com, Icoser, Mazzitelli, sia l’appello proposto da Invitalia (stazione appaltante che ha indetto la procedura per Asl Taranto). Tutti gli altri motivi di ricorso proposti dal raggruppamento capeggiato dal Consorzio Research, secondo classificato nella procedura di gara, sono stati definitivamente respinti. 

 

 I giudici di Palazzo Spada hanno chiarito che le modalità di esecuzione proposte dal raggruppamento aggiudicatario, che prevedono l’esecuzione di lavorazioni notturne anche al fine di ridurre la tempistica dei lavori, sono compatibili con la normativa vigente, in ragione delle deroghe previste dalle ordinanze del Comune di Taranto consentite dall’art. 17 della legge regionale n. 3/2002. Il contenzioso era nato al Tar di Lecce proprio perché una delle imprese in graduatoria aveva contestato la possibilità di effettuare lavori di notte. Aspetto, questo, che secondo la previsione del consorzio costruttore vincitore, avrebbe permesso di tagliare di 860 giorni i tempi di realizzazione del nuovo ospedale, da 715  posti letto, appaltato a maggio 2019, per 121 milioni di euro, dopo molti anni di ritardi e problemi.E’ stato così rimosso l’unico ostacolo sostanziale che il Tar Lecce aveva opposto all’affidamento dei lavori a Debar. Rimane adesso soltanto un passaggio procedimentale ulteriore. Servirà a valutare la congruità della tempistica dell’offerta, ma che a questo punto tale passaggio appare per lo più formale, dato che non si potrà più dubitare della possibilità di lavorare in ore notturne. Invitalia dovrà infatti tenere conto di quanto “statuito in merito alla ricostruzione del quadro normativo di riferimento, alla acclarata assenza di divieti assoluti circa le lavorazioni notturne disturbanti ed alle diverse possibilità di autorizzazioni in deroga che vi sono contemplate”. Infine, come detto nella sentenza del Consiglio di Stato, non sarà  necessario attendere la decisione della Corte di Giustizia Europea una volta che le residue verifiche siano state positivamente effettuate. 

Giornalista1

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