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Giornale di Taranto - SCUOLA/ In 19 città tra cui Taranto in migliaia protesta per chiedere la riapertura in presenza da settembre
Sabato, 23 Maggio 2020 20:11

SCUOLA/ In 19 città tra cui Taranto in migliaia protesta per chiedere la riapertura in presenza da settembre In evidenza

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Migliaia di genitori, insegnanti, educatrici, bambini e studenti in tutta Italia sono scesi in piazza, rispettando le norme di sicurezza, per chiedere al Governo da settembre la riapertura delle scuole “in presenza”.

A Milano di fronte a 100 scuole circa 2 mila persone alle ore 15.30 hanno affisso gli striscioni “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza” (Antonio Gramsci). Alla stessa ora, nel centro di Firenze, in piazza SS. Annunziata, hanno manifestato oltre 1.200 persone, 500 a Roma, sotto al Ministero dell’Istruzione, 400 a Bologna, in piazza Maggiore, 300 a Torino, in piazza Castello, 500 persone a Napoli, in piazza Dante, 300 a Genova, 250 a Faenza, 300 a Pontedera, 150 a Pistoia e poi altre centinaia di persone anche a Modena, Lucca, Pistoia, Arezzo, Cagliari, Trapani, Vicenza, Padova, Reggio Emilia, Taranto. Una mobilitazione nazionale che ha coinvolto 19 città italiane.

 

Il coordinamento del Comitato “Priorità alla Scuola”, composto da Costanza Margiotta, Filippo Benfante, Cristina Tagliabue, Maddalena Fragnito e Gloria Ghetti: dichiara: “Noi – insegnanti, studenti, genitori – chiediamo al Governo di garantire il diritto costituzionale all’istruzione a bambini e ragazzi, che sono stati “dimenticati” nella lunga fase dell’emergenza. Non è possibile svuotare la funzione educativa della scuola dalla componente della socializzazione. Con l’enorme sforzo di insegnanti, studenti e genitori la didattica a distanza ha permesso di tenere in piedi una parvenza di anno scolastico. Ma i suoi limiti sono sotto gli occhi di tutti, approfondisce le disuguaglianze sociali e culturale del nostro Paese e favorisce la dispersione scolastica”. 

 

La “didattica a distanza” è una soluzione di emergenza, non è possibile proporla in modo strutturale. Per questo motivo il Comitato “Priorità alla Scuola” chiede al Governo più insegnanti, assunzione precari e precarie, più personale A.T.A, più educatori, più scuole, più spazi (ovvero rendere agibili le strutture esistenti e costruirne di nuove, temporanee, sostenibili e utilizzare spazi dismessi), più educazione all'aperto, più risorse per la Scuola Pubblica

 

Finora il Comitato “Priorità alla Scuola” non ha ricevuto alcuna risposta alla lettera, sottoscritta da circa 85mila firme (https://bit.ly/2AIHCb3), che è stata inviata lo scorso 18 aprile alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Né negli ultimi decreti del Governo né nelle recenti dichiarazioni rilasciate dalla ministra emergono linee chiare sulle modalità di apertura della scuola a settembre. Per questa ragione il Comitato ha deciso di organizzare una manifestazione in forma statica in luoghi simbolici e centrali di numerose città italiane per chiedere che tutte le scuole siano aperte a settembre, in presenza, in continuità e in sicurezza.

Ultima modifica il Sabato, 23 Maggio 2020 20:14