Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - FASE 2/ Legambiente Taranto “I Comuni devono adottare misure per l’accesso, la vigilanza e la sicurezza delle spiagge pubbliche”
Lunedì, 11 Maggio 2020 08:22

FASE 2/ Legambiente Taranto “I Comuni devono adottare misure per l’accesso, la vigilanza e la sicurezza delle spiagge pubbliche” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

In vista della fase 2 e della prossima stagione balneare, Legambiente Taranto propone una serie di misure ai Comuni pensate in chiave di prevenzione e vigilanza a partire dalla “definizione al più presto della capacità di carico antropico per ciascuna spiaggia” alla “realizzazione di materiale informativo con le disposizioni da adottare (rispetto distanza fra ombrelloni o asciugamani, utilizzo dispositivi sanitari) e l'adeguata distribuzione”.

 

Sono proposte fatte per le spiagge pubbliche e libere. Legambiente sollecita anche “la previsione, accanto alle misure prettamente sanitarie, anche di indicazioni di carattere ambientale. Occuparsi delle proprie spiagge - afferma Legambiente - è un buon momento per far passare messaggi di cura delle stesse. E quindi distribuire nella circostanza sacchetti per il recupero della plastica abbandonata in spiaggia, informazioni per l'eventuale individuazione di tracce di ovodeposizione di tartarughe marine e così via”. Inoltre, Legambiente sollecita “la predisposizione di luoghi di sanificazione in prossimità delle spiagge (serbatoi con acqua e disinfettante)” e “la definizione di adeguati piani di mobilità con aree di parcheggio controllate e a numero chiuso che filtrino e regolamentino il flusso di bagnanti alle spiagge, con particolare attenzione alla mobilità fossil free (ciclabili temporanee, stalli sorvegliati per bici)”.

 

Si chiede poi “l’individuazione di una task force (volontari, pro loco, protezione civile, ausiliari) cui affidare il controllo delle presenze in spiaggia superate le quali si possano attivare le forze dell'ordine per vietare l'ingresso alle spiagge”. Altra proposta ai Comuni, riguarda “l’adozione in alcune situazioni di pratiche di delimitazione e prenotazione degli spazi alla stregua di quanto fatto in altre situazioni facendo ricorso ad app di prenotazione”. Secondo Legambiente, “pensare di cedere a privati spazi di litorale libero in cambio di sorveglianza e controllo delle regole o, addirittura, ipotizzare la chiusura delle spiagge libere perché non si è in grado di assicurarne una corretta fruizione, sarebbe una resa, una presa d'atto che il pubblico non è in grado di gestire il bene comune”. “Al contrario - sostiene Legambiente - riteniamo che abbiamo davanti una straordinaria occasione proprio per ristabilire la naturale connessione fra pubblico e gestione del bene comune. È questo il momento - conclude Legambiente - perché i Comuni ritrovino quel rapporto di confidenza con il proprio territorio, si riapproprino di luoghi troppo spesso dati per scontati e abbandonati a una fruizione anarchica sui quali si interveniva solo per pulizie estemporanee o controlli polizieschi".