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Giornale di Taranto - EMERGENZE/ Confcommercio Taranto “la Regione sblocchi il microcredito per le piccolissime imprese”
Sabato, 02 Maggio 2020 08:51

EMERGENZE/ Confcommercio Taranto “la Regione sblocchi il microcredito per le piccolissime imprese” In evidenza

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Chi e cosa blocca l’avviso regionale del microcredito per le imprese? L’avviso, grazie al quale qualche migliaio di microimprese pugliesi potrebbe finalmente  iniziare a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel nel quale la pandemia Covid le ha gettate,   già da un bel po’ di  giorni – grazie al lavoro dei tecnici- sarebbe pronto per il lancio, ma qualcosa ne impedirebbe il via libera.

 

Negli ambienti regionali circolano varie ipotesi e ilazioni, certamente voci di corridoio da prendere con le pinze ed alle quali ConfcommercioTaranto – ricorda il presidente provinciale, Leonardo Giangrande- non intende dare ascolto, ma è  certo comunque che la procedura per avviare la macchina è pronta e che si sta aspettando solo la firma finale per lo start.

 

Intanto, si  registra l’intervento dei  consiglieri regionali – Liviano, Pentasuglia, Amati, Blasi e Cera- che nella giornata odierna hanno lanciato un ultimatum ai vertici della Regione, ricordando che da giorni l’avviso regionale- importantissimo per le micro imprese del commercio, pubblici esercizi, parrucchieri, liberi professionisti ed altri settori - è ai box di partenza e che vi sarebbero ben 150 milioni di euro disponibili sin da subito. Una liquidità di enorme valore moltiplicativo per le piccole imprese che in questa fase critica hanno maggiore difficoltà ad accedere al credito bancario.

Giustamente i cinque Consiglieri, che chiedono che entro lunedì si sblocchi la situazione,  ricordano che allo stato attuale le imprese pugliesi non hanno ancora ricevuto alcuna forma di sostegno e che la cassa integrazione, sebbene attivata, non è stata ancora erogata  e che l’acceso al credito bancario( per i prestiti garantiti da 25 mila euro ) si sta rivelando non facile, ed accessibili solo per le imprese bancabili.

 

Che si attende allora che la disperazione dei piccoli imprenditori che fra due settimane dovrebbe riprendere l’attività, esploda dando seguito a pericolose tensioni sociali? Ci si chiede cosa accadrà con la programmazione degli interventi finanziari importanti  (Titolo II Covid)  se poi risulta così faraginoso avviare persino la piccola macchina del microcredito.

400 procedure di cassa integrazione seguite da Confcommercio in poche settimane

 

 

Nel giro di poche settimane, Confcommercio Taranto ha seguito più di 400 procedure di cassa integrazione a causa della chiusura delle attività. “Lavoratori impegnati con i propri datori che purtroppo in non pochi casi non sono in grado di dare certezze per il futuro” dice Confcommercio Taranto che sottolinea: “Migliaia di dipendenti in questo momento sono sospesi e senza reddito, ma impegnati da contratti ed accordi sindacali di vario.

 

Per Leonardo Giangrande, presidente Confcommercio Taranto, “il Covid ha bloccato ogni iniziativa, ma non ha fermato la voglia di reagire e di dire ‘No’ allo stop forzato del lavoro e di protestare per difenderlo”. Relativamente all’1 Maggio, Festa del Lavoro, “non è stata- afferma Giangrande - una giornata di festa, anche se il lavoro è stato più che mai al centro di questa storica edizione senza precedenti da quando, nel 1890, l’Italia ha istituito la Festa dei lavoratori. Il lavoro è al centro dei nostri pensieri - conclude il presidente di Confcommercio Taranto - e ci vede uniti datori di lavori e dipendenti, in un momento storico del nostro Paese in cui il lavoro rischia di essere vanificato dal fermo delle nostre attività del commercio, dei servizi e del turismo”.