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Giornale di Taranto - SOS COMMERCIO/ Il prefetto di Taranto raccoglie il drammatico appello del presidente di Confcommercio, convocati i sindaci
Giovedì, 30 Aprile 2020 09:51

SOS COMMERCIO/ Il prefetto di Taranto raccoglie il drammatico appello del presidente di Confcommercio, convocati i sindaci In evidenza

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Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha convocato oggi in video conferenza i sindaci per un punto alla vigilia della fase 2. Nel pomeriggio il prefetto incontrerà i giornalisti sempre in video conferenza. Confcommercio Taranto afferma che la convocazione servirà anche a “mettere a punto percorsi di aiuto alle imprese del commercio e del turismo, in difficoltà per il protrarsi delle misure restrittive in atto per il Covid 19. Secondo Confcommercio Taranto, “il continuo protrarsi delle misure restrittive sta provocando molta apprensione fra le imprese di tutto il territorio provinciale. Il blocco delle attività del commercio e del turismo da oltre 40 giorni - si evidenzia - sta mettendo a rischio la capacità delle micro, piccole e medie imprese di affrontare la ripartenza di maggio, ed addirittura giugno per i pubblici esercizi”.

 

 “C’è molta ansia - rileva Confcommercio Taranto - tra le imprese che tra qualche settimana riavvieranno l’attività e dovranno far fronte ai pagamenti della merce giacente e di quella in arrivo, ai costi di gestione delle attività e del personale ed ai vari oneri ed impegni (a partire dai tributi locali) che già da giugno dovrebbero ripartire”. “E’ chiaro - rileva Confcommercio Taranto - che sarà impossibile che le imprese possano far fronte a tale situazione in assenza di incassi, e per di più con nuovi costi non preventivati da sostenere -sanificazione e presidi sanitari- ed in presenza di una riduzione dei consumi da parte delle famiglie, anch’esse in difficoltà economiche e dunque impossibilitate a spendere”. Secondo Confcommercio Taranto, si tratta di “una situazione drammatica che va ad innescarsi su un pregresso contesto territoriale già in emergenza sanitaria, ambientale ed economica determinato dalla vertenza industriale”. Al prefetto, Confcommercio Taranto chiede “di valutare e costruire insieme percorsi tecnico-organizzativi di supporto alle imprese che potrebbero trovare una risposta nello snellimento delle procedure burocratiche , nel rinvio al 2021 dei tributi locali, ed in varie forme di sostegno economico e non, come, ad esempio,  fatto in altri comuni tra cui Bari”. 

L’appello del presidente dì Confcommercio Taranto Giangrande 

Il prefetto raccoglie quindi l’appello del presidente di Confcommercio Taranto Leonardo Giangrande.  Subito  dopo la conferenza stampa tv del premier Conte - scrive Giangrande- è stato un susseguirsi di telefonate e messaggi proseguiti sino a notte fonda e da parte di  commercianti, piccoli imprenditori, ma anche  titolari di imprese con bilanci a più zeri. Non fa differenza, l’ansia, la disperazione in alcuni casi, la rabbia è tanta ed incontenibile. Piccoli e grandi imprese, un solo grido, una sola voce, una sola richiesta di ‘AIUTO’.

Ho perso affetti, ho visto mio padre andare via da casa e non tornare più, ho rinunciato persino  ad accompagnarlo  nel suo ultimo viaggio, ora mi viene tolta pure la speranza di poter ritornare nella mia  azienda che con tanti sacrifici  porto avanti da 20 anni , e di rimboccarmi le maniche assieme ai miei 5 dipendenti e con loro lavorare per far mangiare i nostri figli. Presidente io sono disperato, sto pensando di farla finita.

“ Ecco una  frase di disperazione profonda, che – dichiara Giangrande- ho deciso di rendere pubblica per la sua gravità e perché condensa tutto il carico di delusione, di amarezza e dolore che tanti imprenditori stanno vivendo in queste ore.  In qualità di presidente di una organizzazione di categoria che rappresenta migliaia di imprese e che contribuisce notevolmente al Pil del territorio provinciale, sento il dovere di avvertire chi ha responsabilità istituzionali, in prima istanza il Prefetto e a seguire  i Sindaci del comune capoluogo e degli altri comuni, che siamo in una situazione delicata che potrebbe sfuggire al controllo creando disagi all’ordine pubblico. Chiediamo che il Prefetto voglia al più presto convocarci per definire assieme un percorso di confronto con i Sindaci ai quali avanzeremo la richiesta di adottare  misure adeguate a far fronte alla gravità della situazione delineatasi con l’ultimo decreto del Governo ( come ad esempio l’utilizzo del suolo pubblico, a costo zero, per consentire il distanziamento negli spazi estivi  per ristoranti e bar). Proporremo che si chieda al Governo di sostenere i Comuni con maggiori risorse affinché si decida, almeno sino a 31 gennaio 2021, l’azzeramento dei tributi locali e perché si programmino indennizzi per tutte le imprese danneggiate dalla emergenza sanitaria.

Contestualmente al Governo regionale proponiamo di costituire una cabina di regiaper programmare, con il coinvolgimento delle rappresentanze delle imprese,  una  ripartenza  che tenga conto delle reali necessità del territorio. Al Governo regionale chiediamo inoltre particolare attenzione  per l’area di Taranto che non aveva ancora iniziato il percorso di rinascita causato dalla crisi industriale, e di battersi nelle sedi competenti accanto al sindaco di Taranto affinché non un solo euro del CIS venga sottratto al nostro territorio che già prima della pandemia viveva una sua tragica emergenza dovuta all’inquinamento industriale.

La crisi che come uno tsunami si è abbattuta sul nostro Paese, per  Taranto ed il territorio provinciale è qualcosa di indefinibile per la sua gravità economica e sociale. Se si uccide la speranza avremo perso su tutti i fronti.”