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Giornale di Taranto - L’INTERVISTA/ Cinque domande al sindaco Rinaldo Melucci “Ilva e Covid19, le due facce della Fase 2 a Taranto”
Sabato, 25 Aprile 2020 16:58

L’INTERVISTA/ Cinque domande al sindaco Rinaldo Melucci “Ilva e Covid19, le due facce della Fase 2 a Taranto” In evidenza

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È una città in cerca di riscatto che in questa fase delicatissima sta dando prova di grande civiltà tanto da essere tra quelle in cui si registra il più basso numero di contagi, Taranto, dove la bellezza incrocia un’emergenza ambientale mai risolta e tantissime potenzialità che attendono di potersi esprimere compiutamente. Alla vigilia della Fase 2 e della stretta sugli impegni assunti dal Governo nell’ambito del Contratto istituzionale per Taranto, ecco la nostra intervista al sindaco Rinaldo Melucci. 

 

l’Ilva- Arcelor Mittal continua a non dare segnali di avvicinamento. Come pensa di gestire questa situazione nei prossimi mesi?

 

Gestiremo la situazione direttamente con il Governo, a cui abbiamo chiesto un accordo di programma che garantisca finalmente la comunità. Da anni, ogni governo che si è succeduto ha pensato di garantire, decreto dopo decreto, il siderurgico. È arrivato il momento di occuparsi della comunità e del suo futuro, senza ricatti, senza distinguo. Da quando l’emergenza coronavirus ci ha travolto sentiamo predicare che la salute vale più del profitto: è ora che questo paradigma valga anche per Taranto.

 

Il Covid19 ha sfiancato la comunità dal punto di vista della tenuta sociale ed economica anche se è da apprezzare il comportamento dei tarantini in questo difficile momento. Come intende muoversi l’Amministrazione in vista del 4 maggio? Come ci si sta organizzando dal punto di vista dei trasporti pubblici? Quali misure intende prendere per garantire la sicurezza dei cittadini?

 

Nei limiti dei prossimi decreti di Governo, continueremo a mantenere gran parte delle restrizioni che ci hanno consentito di contenere il virus. Vedo troppa fretta e confusione sulla cosiddetta fase 2. Tuttavia, continueremo con gli incontri con le attività produttive e le parti sociali per sostenere in tutti i modi possibili, nel contesto delle nostre prerogative, la cauta ripartenza di ogni settore. La polizia locale, i nostri assistenti sociali e gli addetti delle società partecipate si sono dimostrati impeccabili, con una disponibilità al sacrificio davvero encomiabile. Continueremo così affinché la città si senta rassicurata, ma anche spronata sempre di più al rispetto delle regole. Per quel che riguarda i trasporti pubblici, andiamo avanti al momento con le ordinanze regionali che limitano i flussi, ma già da qualche settimana stiamo lavorando per la tutela dei conducenti e la sicurezza dei viaggiatori. D'altronde frequenze, capacità, mezzi moderni e confortevoli, sanificazioni periodiche, erano già elementi fondanti del nostro Piano per la mobilità (PUMS), è come se avessimo anticipato i tempi.

 

 

Molti cittadini sono in condizioni di povertà. Quali a suo parere le iniziative messe in campo e/o da mettere in campo, oltre a quelle governative e regionali, per venire incontro alle necessità più urgenti?

 

Come tutti i Comuni anche il nostro stima perdite di gettito forse prossime al 10% del proprio budget in conseguenza di questo trimestre di lockdown. Per non fare scadere la qualità dei servizi ai cittadini e sostenere al meglio il comparto scuola, le famiglie più fragili e lavoratori o imprese in difficoltà, stiamo pensando ad un pacchetto di misure di ristoro di taluni tributi di gestione comunale, alla proroga di talune concessioni, ad una serie di incentivi per la fase 2, ad un rafforzamento del partenariato col terzo settore e la protezione civile, ad una accelerazione dei progetti di smart city. Insomma, tutti interventi che nel breve-medio periodo dovrebbero alleviare il nostro sistema socio-economico e ridare fiducia ai tarantini. Nell'attesa che si sciolgano i grandi nodi dell'industria, del porto, della ZES, del CIS, dei tanti cantieri che stiamo avviando.

 

Il “Palazzo” da un po’ di tempo si è aperto alla Città fornendo informazioni, notizie, 

ha dato avvio ad una nuova pagina FB, con interventi personali del primo cittadino ed immagini molto belle. È questa una politica legata al momento emergenziale oppure rientra negli obiettivi di lunga durata per essere sempre più vicini ai cittadini?

 

Con questa Amministrazione il "Palazzo" è sempre stato aperto e trasparente, grazie ad una copiosa quotidiana attività dell'ufficio stampa e dell'ufficio di gabinetto. Anche in termini simbolici, il mio primissimo atto fu quello di spalancare il grande portone ligneo di Piazza Municipio. Numerosissimi e spesso articolati ogni giorno, da ormai circa 3 anni a questa parte, i comunicati inviati alle redazioni giornalistiche, gli aggiornamenti tecnico-amministrativi pubblicati su tutte le piattaforme dell'ente civico e delle sue società partecipate. Taranto è stabilmente presente nel mainstream italiano, e per fortuna anche per fatti positivi. Questo sforzo è legato ad una precisa strategia di marketing territoriale. E dati i risultati, in considerazione delle mutate abitudini dei cittadini, abbiamo ritenuto di intensificare ancora questa comunicazione coprendo anche i cosiddetti canali social, che i tarantini stanno dimostrando di apprezzare e  rimarranno senz'altro attivi, dopo questa emergenza Covid-19, soprattutto perché questa pandemia ha modificato tanti aspetti della nostra socialità e l'informazione autorevole torna essenziale per le nostre vite e il nostro lavoro.

 

Come giudica il provvedimento del TAR di Lecce con cui è stata sospesa la sua ordinanza con contestuale richiesta di documentazione a Ministero dell’Ambiente e Ispra? 

 

Sono ordinanze innovative, coraggiose quelle dei giudici amministrativi, confermano la bontà del nostro lavoro e al merito di ottobre può accadere di tutto. Siamo soddisfatti, anche se è un primo round e siamo pronti ad andare fino in fondo, in ogni sede e a qualunque costo. Come detto, sta cambiando il mondo col Covid-19, e per la salute dei tarantini, dei nostri figli e dei prossimi bimbi che nasceranno in riva allo Ionio non siamo più disponibili ad alcun accordo al ribasso. Non ci sarà una fase 2 degna per l'Italia se non si risolverà una volta e per sempre la questione Ilva a Taranto.