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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ “Chiediamo che i nostri cari possano espiare la pena residua nelle proprie case”, le mogli dei detenuti scrivono al direttore del carcere e ai magistrati di sorveglianza del Tribunale di Taranto
Lunedì, 20 Aprile 2020 17:19

CORONAVIRUS/ “Chiediamo che i nostri cari possano espiare la pena residua nelle proprie case”, le mogli dei detenuti scrivono al direttore del carcere e ai magistrati di sorveglianza del Tribunale di Taranto In evidenza

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“Il personale di Polizia penitenziaria, i sindacati che li rappresentano, possono sollecitare i magistrati del Tribunale di sorveglianza di Taranto ad essere un po’ più clementi, più malleabili, a concedere più misure alternative”. Lo dice in un lettera alla direttrice del carcere di Taranto e ai magistrati di sorveglianza del Tribunale di Taranto, un gruppo di mogli di detenuti di Taranto.

 

“Noi chiediamo di poter permettere ai nostri cari di espiare la propria pena residua nella propria abitazione - proseguono le mogli dei reclusi -, circondati dall’affetto dei propri cari, per far sì che uniti alle loro famiglie, questo periodo di quarantena possa essere più accettabile e dignitoso affinché si possa evitare qualsiasi forma di contagio”. “È vero si che hanno sbagliato,commettendo dei reati e quindi devono scontare la loro pena - sostengono le mogli dei detenuti di Taranto -, ma molti di loro lo hanno fatto per poter dare da mangiare alle loro famiglie. Pienamente d’accordo, chi ha sbagliato deve pagare, ma noi chiediamo soltanto più misure alternative”. Per le firmatarie dell’appello, “a Taranto sono tornati a casa pochissimi detenuti. Si contano sulle dita di una mano quasi. Perché? Perché i magistrati di sorveglianza non applicano le misure previste dal decreto Cura Italia? Stiamo parlando di “essere umani” che hanno tutto il diritto di beneficiare di tali misure”. “La richiesta di adottare le misure alternative - concludono le mogli dei detenuti - riveste particolare importanza per tutti coloro che hanno problemi di salute, per i quali il contagio da Covid 19 potrebbe essere fatale”.