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Giornale di Taranto - IL MESSAGGIO DEL PAPA/ Riuscirà il coronavirus a raggiungere l’obiettivo della pace nel mondo, laddove hanno fallito tutte le diplomazie internazionali?
Lunedì, 30 Marzo 2020 08:11

IL MESSAGGIO DEL PAPA/ Riuscirà il coronavirus a raggiungere l’obiettivo della pace nel mondo, laddove hanno fallito tutte le diplomazie internazionali? In evidenza

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di Ingrid Iaci

 

“Si fermino tutte le guerre!”, il messaggio forte di Papa Francesco durante l’Angelus di ieri mattina è una invocazione accorata al “cessate il fuoco totale”.

“Mi associo a quanti hanno accolto questo appello ed invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica, favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di più grande vulnerabilità”, ha detto il Pontefice dalla biblioteca del Palazzo Apostolico.

Il vescovo di Roma, in realtà , ha voluto rafforzare l’azione già intrapresa dal Segretario  Generale dell’Onu, Antonio Guterres, che dai banchi delle Nazioni Unite qualche giorno fa si era rivolto proprio ai maggiori Paesi funestati da sanguinari conflitti, dalle Filippine al Camerun, dallo Yemen alla Siria, invocando lo stop a tutti i conflitti.

E, ad onor del vero, pare che le varie frange militari nonché gli eserciti governativi abbiano deciso di arrestarsi di fronte all’ avanzare della pandemia.

Della serie, riuscirà il coronavirus a raggiungere l’obiettivo della pace nel mondo, laddove hanno fallito tutte le diplomazie internazionali?

Come apprendiamo dalle colonne di Repubblica, le risposte positive ad un cessate il fuoco temporaneo sono arrivate dal Camerun, dalle Filippine, dallo Yemen mentre mentre il Segreterio generale Guterres ha invitato anche i protagonisti del conflitto siriano a fare lo stesso. 

"Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato.", ha detto Papa Francesco venerdì sera quando ha consegnato alla storia l’immagine di un uomo solo con il fardello del dolore

di tutta l’umanità sulle proprie spalle. 

La speranza che dopo questo tsunami che ha travolto il mondo intero, qualcosa cambi sta tutta racchiusa nel monito del vescovo di Roma, che risuona tanto come un avvertimento per l’Italia, l’Europa, le potenze mondiali: "È il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è”.