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Giornale di Taranto - TAVOLO ISTITUZIONALE PER TARANTO/ Il sottosegretario Turco “vanno riprogrammati soldi non spesi” . Il sindaco Melucci “più cantieri e meno documenti”
Sabato, 28 Marzo 2020 11:07

TAVOLO ISTITUZIONALE PER TARANTO/ Il sottosegretario Turco “vanno riprogrammati soldi non spesi” . Il sindaco Melucci “più cantieri e meno documenti” In evidenza

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“Stiamo condividendo un percorso per eliminare tutte le criticità che ancora purtroppo persistono. Su alcuni progetti abbiamo anche valutato la possibilità di riprogrammare sia le risorse residue, sia le risorse destinate a interventi che hanno difficoltà di realizzazione nel medio e lungo termine”. Lo dice a Taranto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli investimenti, Mario Turco, dopo aver fatto il punto della situazione in videoconferenza con le stazioni appaltanti pubbliche del Contratto istituzionale di sviluppo Taranto. “E’ chiaro che dobbiamo tornare a riunirci con frequenza, perché uno degli obiettivi di questi incontri è aumentare la velocità, attualmente pari a 10,4 anni residui per realizzare gli interventi programmati”, dice. A fine 2019, infatti, secondo dati Invitalia, a fronte di un miliardo previsto, erano stati spesi, a partire da fine 2015, appena 300 milioni circa. “Abbiamo continuato il ciclo di incontri individuali iniziati la scorsa settimana e indirizzati solo ad accelerare la spesa - spiega Turco - ci siamo relazionati con Comune di Statte, Comune di Taranto, Marina Militare, Mibact Puglia e nuovamente con Autorità Portuale di Taranto. Anche oggi abbiamo evidenziato gli ostacoli ai residui interventi, alcuni dei quali in ritardo da oltre un decennio, e abbiamo chiesto alle stazioni appaltanti un grande sforzo collaborativo per dare nuova linfa ad una progettualità ed esecutività ferma da troppo tempo”. Tutti, "possono contare sul sostegno del soggetto esecutore Invitalia e sulla struttura di missione Investitalia che la Presidenza del Consiglio ha messo loro a disposizione. Avevamo garantito un nuovo passo ai progetti del Cis con un sostegno concreto e noi stiamo mantenendo la nostra promessa”. 

 

 

 

 

 

 

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e l’assessore ai Lavori pubblici, Ubaldo Occhinegro, si sono collegati ieri mattina in video conferenza con la Prefettura di Taranto dove era il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega agli investimenti, Mario Turco, per la verifica del lavoro delle stazioni appaltanti nel Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) Taranto. Le schede progettuali che fanno capo al Comune di Taranto come stazione appaltante sono circa 40. Il sindaco ha chiesto che si dia priorità ai “cantieri” e non ai “documenti”, sottendendo con questo l’aspetto burocratico, anche se gli amministratori comunali hanno comunque annunciato che “collaboreranno” con i livelli centrali di Invitalia e Investitalia “per ridare slancio, già entro l'estate, alle singole schede progettuali”.

 

“Siamo grati al Governo - ha dichiarato il sindaco Melucci - per questa ripartenza del tavolo tecnico e per il generale spirito costruttivo. Non di meno - ha aggiunto - restiamo un po' perplessi per una certa ripetitività delle discussioni, per una eccessiva insistenza sull'avanzamento della spesa pregressa, quasi che si volessero mettere le mani avanti rispetto a successivi importanti interventi a favore di Taranto. Vorremmo sentirci finalmente dire - ha sostenuto il sindaco Melucci - che ora si lavorerà per semplificare le procedure, per supportare gli Enti locali e stanare i singoli dicasteri, per ricercare eventualmente le risorse ancora necessarie”. Per Melucci, “questo dovrebbe fare un tavolo permanente. Invece, stiamo ancora spaccando il capello in quattro, stiamo guardando agli errori del passato, non riusciamo a capire che i cittadini vogliono cantieri ed opportunità il prima possibile, non altre montagne di documenti. Speriamo che i vari nodi siano presto sciolti, speriamo di poter tornare a riporre fiducia nello strumento del Cis”. “Noi - ha concluso il sindaco di Taranto - ci rimettiamo con pazienza a lavoro, riformulando tutti gli elaborati come richiesto, e cerchiamo anche di trasmettere alla presidenza del Consiglio dei Ministri questi sentimenti e le priorità della comunità”.