Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Il sindaco di Castellaneta Gugliotti “non arrivano più dati dall’ospedale San Pio. Serve chiarezza, così situazione insostenibile”
Venerdì, 27 Marzo 2020 14:27

CORONAVIRUS/ Il sindaco di Castellaneta Gugliotti “non arrivano più dati dall’ospedale San Pio. Serve chiarezza, così situazione insostenibile” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 “Non ci stanno arrivando piu dati. Noi, sino all’altro giorno, per volontà nostra, per caparbietà nostra, siamo andati in ospedale a procurarci i dati che abbiamo messo a disposizione della cittadinanza, ma adesso ci dicono dalla direzione sanitaria che dati non ne stanno più arrivando”. A parlare, il sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti. Castellaneta è il Comune della provincia di Taranto dove si sono verificati alcuni contagi all’ospedale San Pio. Questo ha generato allarme nei cittadini e spinto le autorità sanitarie ad effettuare circa 500 tamponi per capire l’entità dei contagi. Una buona parte dei tamponi sono già stati processati e i riscontri sono stati negativi: per l’ospedale di Castellaneta, il numero di contagi si mantiene ad ora circoscritto. Ma il sindaco Gugliotti, che è anche presidente della Provincia di Taranto, ora segnala che il flusso informativo dei dati sul Coronavirus si è interrotto e rivendica chiarezza. “Abbiamo necessità di rivolgere un appello, ma un appello battendo i pugni sul tavolo, al direttore generale Asl ma anche alla Regione perché forniscano un po’ di chiarimenti - dice - quanti tamponi sono stati prelevati all’ospedale di Castellaneta,  perché si parla di 500 tamponi ma noi un dato certo non siamo riusciti ad averlo". "Quanti di questi tamponi sono stati lavorati e processati  - prosegue il sindaco Gugliotti - un dato ufficiale non lo abbiamo ancora. I tamponi che ancora non sono stati processati, devono essere lavorati quanto prima possibile perché si tratta di operatori sanitari che, non sapendo se sono positivi o negativi, stanno chiusi in casa, non vanno al lavoro e questo mette in grave difficoltà il regolare funzionamento dell’ospedale di Castellaneta, unico presidio del versante occidentale”. “Questa situazione è per noi insostenibile. È vero che noi,come sindaci, siamo autorità sanitaria, ma non abbiamo possibilità di incidere sui tempi dei laboratori. Dobbiamo chiudere quanto prima questa fase dei tamponi perché poi, insieme alla Regione, dobbiamo concentrarci sull’azione di supporto alle persone in difficoltà, a quelle che non possono fare la spesa. La fascia di indigenti si sta allargando e noi non sappiamo più che risposte dare”, conclude.