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Giornale di Taranto - TAVOLO ISTITUZIONALE PER TARANTO/ Nessun rinvio domani dal prefetto il sottosegretario Turco e in video conferenza l’ad di Invitalia Arcuri
Giovedì, 19 Marzo 2020 16:53

TAVOLO ISTITUZIONALE PER TARANTO/ Nessun rinvio domani dal prefetto il sottosegretario Turco e in video conferenza l’ad di Invitalia Arcuri In evidenza

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Programmato per venerdì scorso in Prefettura a Taranto e poi saltato, è confermato per domani il Tavolo istituzionale Taranto. Anche con l’emergenza Coronavirus non é stato disposto alcun rinvio. Domani ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega agli investimenti, Mario Turco, e il prefetto di Taranto, Demetrio Martino. Il comunicato della Prefettura annuncia anche la presenza dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, essendo Invitalia il riferimento tecnico del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto. Ma Arcuri dovrebbe essere presente solo in video conferenza. La riunione di domani a Taranto sarà articolata per incontri “individuali con i referenti delle amministrazioni facenti parte del Tavolo Cis per Taranto” annuncia la Prefettura. “La finalità - si spiega - è quella di approfondire ed acquisire la totalità degli elementi disponibili in relazione agli interventi ammessi al finanziamento nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto”. 

 

L’ultima riunione al riguardo si è tenuta il 5 marzo a Palazzo Chigi e l’ha presieduta il premier Giuseppe Conte. In quella sede, a seguito di uno specifico Dpcm, è stato insediato il ricostituito Tavolo istituzionale Taranto ed è stata assunta da Palazzo Chigi la gestione del Contratto Taranto prima affidata al Mise. Il 5 marzo, secondo le schede di aggiornamento fornite da Invitalia, è emerso tra l’altro che se il Contratto, la cui dotazione tra risorse vecchie (riprogrammate) e nuove (stanziate) ammonta a poco più di un miliardo, dovesse mantenere prossimamente lo stesso ritmo di spesa avuto dal 2015, anno della sua istituzione, al 2019, ci vorrebbero altri dieci anni - 10,4 per l’esattezza - per completare il residuo programma di investimento. Dal quadro fornito da Invitalia, è infatti scaturito che su una dotazione complessiva di un miliardo e otto milioni, spalmati su 40 interventi, dal 2015 all’anno scorso sono stati spesi solo 327 milioni. Il 36,92 per cento. Nel secondo semestre 2019, l’avanzamento della spesa ha coinvolto soltanto 13 dei 30 interventi residui programmati ed è stata bassissima: 14,3 milioni. Gli interventi conclusi sono 10. Ampio lo spettro su cui agisce il Cis Taranto: bonifiche, ambiente, urbanistica, porto, trasporti, istruzione, sanità, beni culturali.