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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Le confraternite fiduciose “non priveremo la comunità dei riti della Settimana Santa”
Venerdì, 06 Marzo 2020 09:29

CORONAVIRUS/ Le confraternite fiduciose “non priveremo la comunità dei riti della Settimana Santa” In evidenza

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Incubo del Coronavirus sui riti della Settimana Santa di Taranto anche se per ora è tutto confermato per Giovedì e Venerdi Santo. “Vogliamo rassicurare sia i nostri iscritti sia l’intera cittadinanza che i due sodalizi sono impegnati e pronti a non privare la comunità ecclesiale e la comunità cittadina dei momenti di coesione e di spiritualità della Settimana Santa. Ogni scelta adeguata in tal senso sarà concordata con le autorità preposte e comunicata a tempo debito”. Con questa comunicazione congiunta, ad  un mese dallo svolgimento degli antichi riti della Settimana Santa a Taranto, tra i più importanti in Italia, per ora mantengono cautela sia l’arciconfraternita del Carmine che la confraternita dell’Addolorata. Nella nota, emessa dopo le disposizioni dell’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, che ha sospeso una serie di attività sino al 3 aprile, i due sodalizi religiosi annunciano di essere comunque al lavoro per l’organizzazione dei riti, tuttavia di riservano di rendere note le proprie definitive scelte in relazione a quella che sarà la situazione effettiva del Coronavirus in prossimità della Settimana Santa e in raccordo con le autorità.

 

-I riti di Taranto, che nelle caratteristiche di fondo sono vicini a quelli spagnoli, richiamano nella città pugliese migliaia di persone. Dal primo pomeriggio del Giovedi Santo  sino alla prima mattinata di Sabato Santo, città vecchia e centro di Taranto sono affollati e diverse strade chiuse al traffico e alla sosta. Molti anche i turisti che arrivano per i riti, che si snodano attraverso tre momenti: il pellegrinaggio dei perdoni - coppie di confratelli del Carmine che, scalzi e incappucciati, si recano agli altari della Reposizione, cioè i Sepolcri nelle chiese -, la processione dell’Addolorata che esce da San Domenico in città vecchia alle 24 del Giovedì Santo e rientra intorno alle 15 del Venerdì Santo, e la processione dei Misteri che esce dal Carmine, nel centro, alle 17 del Venerdì Santo e rientra dopo le 7.30 del Sabato Santo. Le due processioni, così come il pellegrinaggio dei perdoni, oltre ad essere contrassegnate da un andamento lentissimo, si svolgono in una cornice di grande partecipazione, con migliaia di persone assiepate dietro le transenne e sui marciapiedi. L’arciconfraternita del Carmine, la più numerosa della città con oltre 2mila iscritti e che celebra la processione dei Misteri da 255 anni, scrive: “Ritorniamo con ottimismo a pensare che con il nostro decoro, quello che ci contraddistinse agli occhi dei Calò”. Si tratta della nobile famiglia tarantina che nel 1765 donò al Carmine le statue di Gesù Morto e dell’Addolorata. “Porteremo in strada i nostri Riti, Nostro Signore, la Nostra Addolorata. Loro da lassù non ci abbandonano mai - scrive ancora  l’arciconfraternita - e qualsiasi sarà il loro disegno, sarà il nostro bene, la nostra strada”. Intanto, l’arciconfraternita del Carmine ha annunciato che domenica prossima la Via Crucis - rito in preparazione alla Settimana Santa - sarà trasmessa dalle 18.30 in streaming sulla pagina fb del sodalizio religioso. “Più siamo prudenti, prima si potrà tornare alla normalità” scrivono i vertici del Carmine e dell’Addolorata nella comunicazione congiunta. La diretta Facebook dalle pagine istituzionali è organizzata, si specifica, perché gli iscritti ai due sodalizi “possano comunque - sebbene a distanza - unirsi in preghiera per chiedere al Signore la guarigione di quanti si sono ammalati ed il più rapido ritorno alla normalità”.