Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - INQUINAMENTO/ Arpa Puglia conferma picchi di anidride solforosa e acido solfidrico rilevati dalle centraline il 21 febbraio
Lunedì, 24 Febbraio 2020 15:42

INQUINAMENTO/ Arpa Puglia conferma picchi di anidride solforosa e acido solfidrico rilevati dalle centraline il 21 febbraio In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 Un aumento delle emissioni di acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2) sono stati registrati lo scorso 21 febbraio nell’area del siderurgico ex Ilva, ArcelorMittal. Lo scrive oggi Arpa Puglia, Agenzia regionale protezione ambiente, rispondendo al Comune di Taranto, alla Prefettura di Taranto e all’Asl Taranto. Era stato  proprio il Comune a chiedere un chiarimento in materia avendo riscontrato degli allarmi. Arpa Puglia afferma che “dalla rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria, in data 21/02/2020, sono stati registrati valori di interesse per il parametro SO2 presso la centralina “Meteo Parchi”  (interna allo stabilimento ArcelorMittal Spa) e presso la centralina della rete QA “Machiavelli”. Quest’ultima è la centralina di rilevamento posizionata nel rione Tamburi, attiguo all’acciaieria. QA è la sigla di Qualità Aria. Parchi si intendono invece i Parchi minerali dove sono stoccate le materie prime necessarie alla produzione dell’acciaio.

 

- “Inoltre - spiega Arpa Puglia -, le concentrazioni di SO2 rilevate dai sistemi DOAS (Differential Optical Absorption Spectroscopy) di Meteo-Parchi hanno raggiunto valori di interesse con un picco registrato tra le ore 3 e 4 del 21 febbraio scorso. A partire dalle 11 del 20/02/2020 - dice ancora Arpa Puglia - è stato registrato anche un incremento delle concentrazioni di H2S presso la centralina Meteo Parchi nonché alle centraline della rete QA via Archimede-Tamburi e in Via Orsini-Tamburi (prime ore del 21/02/2020)”. “A riguardo - puntualizza Arpa Puglia - sono in corso gli accertamenti da parte dell’Agenzia per individuare le cause di tali eventi e si comunica che, in considerazione di quanto previsto dai provvedimenti Aia”, Autorizzazione integrata ambientale, “l’Agenzia proporrà ad Ispra, organo di vigilanza in materia di Aia nazionali, approfondimenti specifici su tali accadimenti. In merito ai potenziali rischi per la salute dei cittadini”, Arpa Puglia osserva che tali “valutazioni non ricadono tra le competenze dirette di Arpa Puglia”. “l’Agenzia resterà tuttavia a disposizione della Asl  di Taranto per il supporto tecnico dovuto su tale aspetto, laddove richiesto”,si puntualizza. Nelle scorse ore il sindaco di Taranto,Rinaldo Melucci, aveva scritto  al Ministero dell’Ambiente, e per conoscenza all’Arpa Puglia e all’Asl di Taranto, circa gli eventi emissivi riconducibili allo stabilimento siderurgico di Taranto. “Al Ministero, in qualità di autorità competente in materia di Autorizzazione integrata ambientale - aveva scritto il sindaco -, si chiedono accertamenti con l’urgenza del caso e eventualmente di attivare le disposizioni” in materia. Da rilevare, infine, che il sindaco ha chiesto e ottenuto già da fine maggio dal ministro Sergio Costa il riesame dell’Aia rilasciata ad ArcelorMittal per l’ex Ilva. ArcelorMittal ha impugnato al Tar tale procedimento di riesame e qualche giorno fa ha notificato al sindaco di Taranto “motivi aggiunti” circa l’opposizione aziendale in sede di giustizia amministrativa. Questo ha provocato una dura protesta da parte del sindaco Melucci che si è rivolto al premier Giuseppe Conte chiedendogli tra l’altro di non proseguire più il negoziato con ArcelorMittal che lo stesso sindaco ritiene ormai inaffidabile.