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Giornale di Taranto - LE MANI SUGLI APPALTI / Anche il direttore dell’Arsenale militare di Taranto tra i 12 arrestati
Giovedì, 20 Febbraio 2020 11:16

LE MANI SUGLI APPALTI / Anche il direttore dell’Arsenale militare di Taranto tra i 12 arrestati In evidenza

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Tra i 12 destinatari degli arresti domiciliari per le gare truccate dell’Arsenale della Marina Militare e della base navale Militare a Taranto c’è anche il direttore dello stesso Arsenale, il contrammiraglio Cristiano Nervi. Lo confermano ad AGI fonti giudiziarie. È il più alto ufficiale della forza armata coinvolto nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Carbone è sfociata oggi nei provvedimenti restrittivi firmati dal gip Benedetto Ruberto ed eseguiti dalla Guardia di Finanza. Le accuse sono: associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e furto aggravato. L’indagine, ha spiegato la Guardia di Finanza, ha pilotato a  favore di un gruppo specifico “le aggiudicazioni degli appalti banditi dall’Arsenale e dalla Stazione Navale della Marina Militare di Taranto” . Oltre a Nervi, coinvolto anche un altro ufficiale della Marina, due dipendenti civili della forza armata ed una serie di imprenditori che lavorano nello stabilimento militare.Ci sono già due precedenti, clamorosi episodi: nel 2013 con l’arresto dell’ufficiale Roberto La Gioia, sorpreso dai Carabinieri nel suo ufficio della base navale dopo aver intascato una tangente, e nel 2016 con l’arresto di Giovanni Di Guardo, direttore del commissariato della Marina a Taranto sempre per lo stesso motivo. Per la vicenda che riguarda Di Guardo, chieste nei mesi scorsi nel processo nove condanne di cui quella per lo stesso Di Guardo a 12 anni. Le accuse qui vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione e alla turbativa d’asta. Nel mirino servizi e forniture bandite dal commissariato della Marina, che è in pratica l’ufficio acquisti della forza armata.