Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - QUI ROMA / Diodato infiamma la Feltrinelli “Che vita meravigliosa è nata in una stanza d’albergo”
Domenica, 16 Febbraio 2020 20:11

QUI ROMA / Diodato infiamma la Feltrinelli “Che vita meravigliosa è nata in una stanza d’albergo” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(1 Vota)

di Andrea Loiacono

 

 

 

L'evento instore presso La Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma ha visto come protagonista il fresco vincitore del 70° Festival della canzone italiana conclusosi la settimana scorsa. Parliamo naturalmente di Antonio Diodato che, dopo il trionfo sul palco dell'Ariston con “Fai Rumore”, è in tour per lanciare il suo ultimo disco che si intitola “Che Vita Meravigliosa”, brano che fa da colonna sonora all'ultimo film del regista Ferzan Ozpetek “La Dea Fortuna”.

 

Il cantante tarantino ha risposto alle domande dei tanti fans, con i quali ha condiviso l'esecuzione live dei suddetti brani, prima di procedere al firmacopie degli album, in cd e vinile: “Questa popolarità che sto vivendo adesso la vivo in maniera molto serena, anche perché la gente durante questo mio percorso musicale ha capito il mio modo di essere e fino ad oggi non ho avuto nessun approccio eccessivo o problemi di sorta. La prima cosa che mi hanno chiesto in sala stampa dopo la proclamazione a Sanremo è stata la domanda sulla partecipazione all'Eurovision Song Contest e io ho risposto subito che ci andrò. Gli stessi giornalisti mi chiedevano se canterò la mia canzone in italiano e naturalmente ho risposto di sì. In questi giorni sto cominciando a vedere i video in rete e, sentendo la mia canzone cantata in ucraino, questo mi ha fatto effetto. Ho tanto entusiasmo per questo Eurovision; all'estero rispetto all'Italia è più sentito e sono contento che la mia musica mi porti in giro per l'Europa. Sarà un grande onore per me esserci e rappresentare l'Italia. Nella produzione di “Che vita meravigliosa” ho messo tutto me stesso; devo ringraziare la Carosello Records e Tommaso Collivo, il mio staff e soprattutto tutte quelle persone, alcune delle quali sono presenti anche oggi, che mi hanno sostenuto quando non tutti conoscevano chi ero e la mia musica; penso a quando strimpellavo con la chitarra dentro casa e i miei amici mi dovevano sopportare. Nessuno vince da solo, tutta questa gioia è anche per loro. Ogni passo è il risultato di quello che è stato.”

 

Diodato prosegue poi rispondendo a chi gli chiede della sua capacità di trattare temi importanti con parole semplici: “Sono sempre stato un osservatore. Ho passato tanti giorni qui, tra questi scaffali ad osservare le persone. Con la musica cerco di capire cos'è un essere umano con le sue semplicità. Non mi sono mai riconosciuto nei prevaricatori. Le mie canzoni, i miei rumori cercano di distruggere le distanze tra la gente. Ora penso che il tentativo stia riuscendo, forse il segreto è stato il non avere ansia di arrivare. Da quando faccio i live sono anche più libero nel rapporto con la platea e il pubblico, mi sono aperto di più. Per questo motivo ho chiesto di farne qualcuno in più. La canzone “Che vita meravigliosa” è nata proprio dopo un live e dopo essere stati a cena con la band in armonia. Sono tornato in albergo, nel silenzio della mia camera ho preso la chitarra e ho iniziato a provare i primi accordi, le prime note. Ho ancora il file salvato sul telefono. Quando il mio editore mi ha detto che Ozpetek stava programmando un nuovo film, dopo aver letto la sceneggiatura, ho terminato il brano e ho chiesto all'editore di farglielo pervenire. Il resto lo sapete già: lo stesso Ozpetek ha detto più volte che, appena ha ascoltato la canzone, ha stoppato la registrazione e ha deciso che sarebbe stata la colonna sonora del film.”

 

Non poteva mancare una domanda sulla partecipazione a Sanremo e su quale sia la canzone che avrebbe votato, togliendo la sua: “Sono sincero, le canzoni non ho ancora avuto modo di sentirle tutte. Quando sei lì in quei giorni non riesci a renderti conto di quello che accade. Tutto quello che riesci a vedere è magari qualche esibizione prima della tua o sentire parte dei brani durante gli spostamenti. Comunque, devo dire che ci sono diverse canzoni belle; penso a quelle di Elodie, Gabbani, Levante, Tosca, Rancore... Con Elodie ho stretto una grande amicizia. La sera della proclamazione hanno portato noi finalisti in una stanza molto piccola e preparavano gli strumenti per ognuno di noi. Quando ci avvisavano, ognuno pensava di aver vinto e gli altri si congratulavamo. Poi ci siamo resi conto che capitava per ognuno di noi; sono stati momenti esilaranti e allo stesso tempo ricchi di suspense. Non mi aspettavo tanto calore nei miei confronti e anche l'affetto e la stima tra tutti noi cantanti penso si siano visti anche dalla televisione. Ora lo posso dire, la vita è davvero meravigliosa!”

Ultima modifica il Domenica, 16 Febbraio 2020 20:16