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Giornale di Taranto - LA TABELLA DI MARCIA / ArcelorMittal comunica ai sindacati un aumento della produzione giornaliera di ghisa e conferma il passaggio da due a un’acciaieria in funzione
Mercoledì, 29 Gennaio 2020 18:30

LA TABELLA DI MARCIA / ArcelorMittal comunica ai sindacati un aumento della produzione giornaliera di ghisa e conferma il passaggio da due a un’acciaieria in funzione In evidenza

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ArcelorMittal annuncia ai sindacati metalmeccanici un aumento della produzione giornaliera di ghisa da parte degli altiforni, ma conferma il prossimo passaggio da due acciaierie in marcia ad una sola, la due, così come aveva annunciato qualche giorno fa. Oggi ArcelorMittal, su richiesta dei sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, ha convocato questi ultimi e presentato l’assetto di marcia del siderurgico di Taranto nel primo trimestre 2020. L’azienda - dicono i sindacati - ha comunicato che per i primi tre mesi ci sarà un aumento produttivo di ghisa, rispetto all’ultimo trimestre del 2019, che passerà da 11,5 mila tonnellate giornaliere a 12,5-13 mila tonnellate. Questo il quadro dettagliato fornito da ArcelorMittal. Area Ghisa Materia Prime: viene confermata l’approvvigionamento di 30 mila tonnellate giornaliere in attesa di una realizzazione di progetti che prevedono innovazioni tecnologiche sullo sbarco delle materie prime presso il quarto sporgente. Tali innovazioni - è stato detto ai sindacati - saranno comunicate successivamente alle stesse organizzazioni sindacali. Altiforni: è prevista la marcia dei tre altiforni per una produzione giornaliera di 12,5-13 mila tonnellate. In riferimento ad altoforno 2 è prevista una fermata di 4-5 giorni per effettuare uno shoot creet (rivestimento refrattario). Per altoforno 4 è invece prevista una fermata di 45 giorni nel terzo quadrimestre per la sostituzione degli stessi piastroni di rame. Acciaieria: l’azienda ha comunicato che a seguito del ripristino del convertitore 1 dell’acciaieria 2 (il convertitore fu messo temporaneamente fuori uso dalla esplosione) saranno effettuati dei “test stress” per garantire un numero di 45 colate giornaliere necessarie all’eventuale aumento produttivo. Sul punto però  Fim, Fiom e Uilm hanno  ribadito “la propria contrarietà a nuovi assetti di marcia in acciaieria in assenza di interventi preventivi di manutenzione ordinaria e straordinaria”. Area Laminazione Laf - Decatreno: ci saranno, ha comunicato ArcelorMittal, 15 turni settimanali fino al 31 marzo.

 

Successivamente, l’impianto si fermerà per circa 4 settimane per poter effettuare delle manutenzioni. Decapaggio: andrà a 15 turni settimanali; Zincatura 2: a 20 turni settimanali; Zincatura 1: la ripartenza, prevista dal 29 gennaio, è slittata di circa 10 giorni per attività di manutenzione. Inoltre, per il Treno nastri 2 si andrà 20 turni settimanali mentre per il Treno nastri 1, al momento, secondo quanto riportato da Arcelor Mittal, “non c’è visibilità sia per assenza di commesse, che per gli attuali assetti di marcia”. Inoltre, circa la Finitura nastri  2, la turnazione rimane invariata mentre per Treno Lamiere-Tubifici Erw Tla, la ripartenza è slittata di 10 giorni circa rispetto alla data prevista del 10 febbraio per problemi riscontrati in fase di manutenzione in merito a dei motori elettrici. Inoltre, ArcelorMittal  ha comunicato ai coordinatori  di fabbrica la possibilità che nelle prossime settimane possano essere acquisite ulteriori commesse per garantire la continuità produttiva. Per Erw è stato specificato che non sono previste al momento ripartenze prima del 31 marzo. Fim, Fiom e Uilm "hanno chiesto  ad Arcelor Mittal per tutti i lavoratori con fermate lunghe di effettuare rotazioni e/o ricollocazioni su altri impianti". Le organizzazioni sindacali hanno, poi, richiesto di ripristinare i progetti di riqualificazione di aree esterne e interne al perimetro aziendale, così come previsto all’interno dell’addendum ministeriale.

   "Tali attività - si evidenzia - dovranno essere effettuate dagli stessi lavoratori per i reparti maggiormente colpiti dalla cassa integrazione ordinaria", prorogata per la seconda volta a fine dicembre per ulteriori 13 settimane per un numero massimo di 1273 lavoratori sugli 8200 dell’organico di Taranto

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Gennaio 2020 18:34