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Giornale di Taranto - LA VERTENZA/ ArcelorMittal, le imprese dell’indotto aderenti a Confindustria pronte ad autoconvocarsi presso Regione o Comune
Lunedì, 27 Gennaio 2020 21:33

LA VERTENZA/ ArcelorMittal, le imprese dell’indotto aderenti a Confindustria pronte ad autoconvocarsi presso Regione o Comune In evidenza

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Le imprese associate a Confindustria Taranto intendono effettuare a breve una autoconvocazione presso la sede della Regione Puglia o del Comune di Taranto per rappresentare alle due istituzioni lo stato di difficoltá in cui versa l’indotto-appalto che lavora col siderurgico. Lo si è deciso stasera in una riunione. Le imprese, da quello che si apprende da fonti Confindustria Taranto, lamentano nuovi ritardi nei pagamenti delle fatture relative a lavori e forniture. Ci sarebbe lo scaduto di dicembre che alla data del 15 gennaio non è stato ancora pagato. A ciò si aggiunge anche lo scaduto di novembre, in pagamento il 15 dicembre, che non risulterebbe ancora tutto saldato. Da fonti Confindustria Taranto si manifesta tuttavia fiducia circa lo sblocco a breve dell’empasse perché è in corso, si spiega, una “interlocuzione” con l’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, che avrebbe assicurato alle imprese l’attenzione sua e dell’azienda committente circa l’effettuazione dei pagamenti.  Probabilmente - aggiungono le fonti Confindustria Taranto - i ritardi attuali dipendono da alcune cause congiunturali. 

 

Tra queste cause, la trattativa in corso tra amministrazione straordinaria Ilva, ArcelorMittal e Governo circa il riassetto e il rilancio del gruppo - proprio oggi c’è stato un nuovo incontro tra le parti -, e il rinnovo di tutta la squadra manageriale della prima linea dello stabilimento deciso dalla stessa Morselli e operativo da oggi. Questo, si spiega, potrebbe aver portato il management a concentrarsi in questa fase su altri temi. Rispetto a novembre scorso, quando per protestare per i mancati pagamenti, le imprese decisero di effettuare un presidio di protesta all’esterno della portineria C della fabbrica - presidio che comunque assicurò le attività essenziali dello stabilimento -, stavolta non verrebbe ripetuta la stessa iniziativa ma si ricorrerebbe appunto all’autoconvocazione presso le sedi istituzionali per coinvolgerle e sensibilizzarle sul tema. L’autoconvocazione dovrebbe avvenire a breve. A novembre il pressing delle imprese da un lato e dall’altro l’intervento di Regione Puglia e Comune di Taranto, col governatore Michele Emiliano e il sindaco Rinaldo Melucci, consentì di sbloccare la situazione dopo una decina di giorni di presidio della portineria. Presidio al quale parteciparono anche gli autotrasportatori con i loro mezzi che lavorano per il siderurgico. 

Ultima modifica il Lunedì, 27 Gennaio 2020 21:37