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Sabato, 21 Dicembre 2019 07:36

IL MONITO / Ordine dei medici critico nei confronti del Decreto salva Taranto “Non è prevista Viias preventiva” In evidenza

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Secondo il presidente Nume non si può prescindere dalla Valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario 

 


Critiche dell’Ordine dei medici di Taranto alla bozza del decreto legge relativo al “Cantiere Taranto” annunciato dal premier Giuseppe Conte e il cui varo è previsto per gennaio. “Prendiamo atto - afferma il presidente dell’Ordine, Cosimo Nume - che nella bozza del decreto legge “Cantiere Taranto“ manca tuttora l’impegno a corredare con una Viias”, si tratta della Valutazione integrata ambientale e sanitaria, “la proposta industriale per il progettato rilancio produttivo del polo siderurgico di Taranto Questo strumento - sostiene l’Ordine dei medici -, che rappresenta l’unica garanzia della assenza di impatto sulla salute dell’attività produttiva, è il segno che questa comunità attende per vedere una discontinuità nell’azione governativa rispetto al passato e la volontà di risolvere il conflitto tra il diritto alla vita e quello al lavoro”.

 

 “Ribadendo che nessun tipo di produzione industriale può essere eticamente accettabile se avviene al prezzo della vita e della integrità fisica delle persone, e che il rilancio del territorio non può non tenere conto anche dell’ingente costo economico determinato dai danni sanitari, si sollecita nuovamente il Governo - sostiene l’Ordine dei medici di Taranto - a voler corredare la sua proposta con una Viias, che è il più accurato strumento “sanitario” di prevenzione delle malattie correlate alle attività industriali”. L’Ordine dei medici di Taranto “pur apprezzando l’impegno a potenziare la prevenzione primaria e secondaria e le opportunità di diagnosi e cura in loco”,osserva però “che tali interventi, implicitamente, richiamano in maniera inquietante l’ulteriore necessità di proteggere la popolazione dall’impatto delle sostanze inquinanti, e quindi un prevedibile ulteriore danno alla salute determinato dagli impianti in funzione. Proponiamo inoltre che si inserisca la medicina ambientale tra le materie di studio del Polo Universitario”. “Con  l’auspicio - conclude il presidente dell’Ordine, Nume - che il decreto, nella sua stesura finale, si faccia carico della risoluzione delle criticità rappresentate, ci faremo promotori di un tavolo istituzionale di confronto fra tutte le componenti professionali interessate per contribuire alla più puntuale valutazione dei bisogni della città e del territorio”.

Ultima modifica il Sabato, 21 Dicembre 2019 07:43
Giornalista1

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