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Giornale di Taranto - LA VOCE DI UN OPERAIO/ “Come dice il mio Vasco non è così il mondo che vorrei”
Lunedì, 18 Novembre 2019 15:20

LA VOCE DI UN OPERAIO/ “Come dice il mio Vasco non è così il mondo che vorrei” In evidenza

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Comunque andrà a finire sarà una sconfitta per tutti 

 


La verità è che di Taranto, della sua gente, dei suoi operai, non importa nulla a nessuno.

Andrà come andrà ma sarà comunque una sconfitta per tutti perché siamo numeri e invece di essere considerati come persone, siamo solo quantificati come PIL , ovvero numeri che possono valere tanto o zero..

Ne usciremo sconfitti, anche con la chiusura perché il futuro è sempre un'incognita e per affrontarlo serve unità e purtroppo anche lì siamo in pochi e le assicuro che negli anni le ho sperimentate sulla mia pelle le coltellate ma ho continuato ugualmente a battermi in modo diverso.

Ho finto di non interessarmi più di nulla e ho adottato la teoria del “ce me ne futte a meje” ...in questo modo riesci ad assestare colpi più duri ma allo stesso tempo non rischi di essere tradito..

È la triste realtà e alla fine se qualcuno verrà messo a tacere è perché ha raggiunto i suoi obiettivi e allora la battaglia finirà con un nulla di fatto e chi se ne frega di Taranto e dei suoi problemi..

Non mi meraviglierebbe neanche se dal camino improvvisamente uscisse vapore acqueo o fiori...

A Taranto tutto è possibile.

È come combattere una guerra e in quei contesti perdono tutti...Chi rimane in piedi farà i conti con la propria coscienza e chi andrà giù avrà perso perché era più debole...

Questo in realtà è tutto ciò che penso e alla luce delle esperienze passate, non mi meraviglio e non immagino un epilogo diverso. 

E come dice il mio Vasco non è così il mondo che vorrei...

Un operaio del siderurgico di Taranto