Arcelor Mittal ha dettato le sue condizioni per rientrare.
Reintroduzione di una protezione legale con la garanzia che non venga cancellata, riduzione delle produzione a 4 milioni di tonnellate per evitare di accumulare perdite con conseguente messa in campo di ammortizzatori sociali per assorbire esuberi(si è parlato di 5mila unita’),intervento sulle prescrizioni disposte dalla magistratura per Afo2 e possibilità di estendere la facoltà d’uso. Sarebbero queste - secondo quanto riportato dal Il Sole 24 Ore- i paletti indicati durante il vertice di questo pomeriggio per riaprire una trattativa.
All’incontro hanno partecipato Giusppe Conte, i ministri Stefano Patuanelli, Roberto Gualtieri, Giuseppe Luciano
Provenzano, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, il ministro del
Lavoro Nunzia Catalfo, e il sottosegretario Mario Turco. Per
ArcelorMittal, azienda difesa dall'avvocato Ferdinando Emanuele, erano presenti il patron Lakshmi Mittal e il figlio Adyta Mittal.
Tocca ora al Governo rispondere. I margini di trattativa sono minimi, le posizioni all’interno del Governo diverse, le pressioni forti. Resta alto il clima di attesa e di tensione. Trattare significherebbe riaprire la stagione della contrapposizione tra poteri dello Stato, Governo da una parte, Magistratura dall’altra.
Lu.Ca.