Giornate cruciali per la vicenda Ilva/Arcelor Mittal. Oggi il premier Conte incontrerà i vertici dell’azienda che ha deciso di disimpegnarsi da Taranto depositando un atto di citazione presso il Tribunale di Milano che richiama il Governo. Oggi su direttive dell’ad di ArcelorMittal Lucia Morselli prendono anche il via le operazioni di riconsegna all’Amministrazione straordinaria dei 10700 dipendenti e degli impianti. Alla parola futuro continua a seguire un enorme punto interrogativo per sciogliere il quale bisognerà attendere l’esito delle manovre in corso.
Malgrado smentite e prese di posizioni ufficiali l’ipotesi di un rientro in gioco della cordata Jindal-Arvedi- Cassa depositi e Prestiti cui in fase di gara fu preferita ArcelorMittal continua a tenere banco. Su questo fronte c’è un elemento nuovo. Sajjan Jindal, presidente e amministratore delegato del gruppo siderurgico indiano JSW, arriva in Italia giovedì. Ufficialmente la sua venuta in Italia, e in particolare a Piombino sarebbe legata esclusivamente all’acquisizione delle ex acciaierie Lucchini ma secondo altre fonti potrebbe incontrare venerdì i commissari straordinari dell’ex Ilva. Come si vede la situazione è estremamente fluida. Una situazione sospesa e di profonda incertezza che traspare chiaramente dai volti degli operai.
Che guardano con preoccupazione all’aspetto occupazionale ma non solo. Sono loro per primi a sottolineare che in queste ore la questione ambientale sembra essere passata in secondo piano.
Eppure come è ben noto, ha sottolineato uno di loro ai microfoni di Radio Capital, usando un’efficacissima immagine, dai camini non escono fiorellini “dai camini non escono fiorellini”
Lu.Ca.