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Giornale di Taranto - STORIE BREVI/ L’uomo nero con la lucina blu
Mercoledì, 06 Novembre 2019 06:59

STORIE BREVI/ L’uomo nero con la lucina blu In evidenza

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di Luisa Campatelli
Ogni volta che esco di casa mi imbatto in un ragazzo di colore, alto, robusto, dall’aria tranquilla. Indossa una tuta da ginnastica azzurra e bianca, si sposta in bicicletta portando con sé due buste di plastica appese ai manubri e una torcia, di quelle piccole, con un punto di luce blu. Quando è sera vedo roteare nell’oscurità quel puntino blu che sembra una lucciola e capisco che è lui che sta arrivando. Certe volte lo sento canticchiare. Il rituale è sempre lo stesso, parcheggia la bici accanto ai cassonetti dell’immondizia e dà inizio alla sua ricerca. Rivolge la torcia verso l’interno del grande contenitore verde e con attenzione meticolosa guarda cosa c’è dentro, prende, scarta, soppesa, trasferendo ciò che gli serve in una delle due buste. È metodico, direi professionale, quasi che quello che fa fosse un lavoro vero, individuare e recuperare in mezzo alla catasta di buste maleodoranti, oggetti ancora utili di cui altri si sono disfatti.

Osservando i suoi movimenti penso che la’ dentro, in quei cassonetti, ci sono anche i miei di rifiuti. Nulla di riciclabile però perché faccio la raccolta differenziata. 

E penso anche che vedere una persona che rovista nei cassonetti è diventata una circostanza consueta che non riguarda solo gli extracomunitari, una circostanza che ha a che fare con la povertà, quella vera, che però nessuno sembra vedere e rispetto alla quale le risposte sono sempre troppo deboli o inadeguate.  E rifletto anche sul fatto che queste scene vengono accolte con indifferenza e magari anche un pizzico di fastidio da chi poi si prende la briga di condividere con migliaia di sconosciuti una tragedia capitata chissà dove, di fronte alla quale ci scappa pure la faccina con la lacrimuccia o un piantarello virtuale che è tanto liberatorio.  

E poi mi vengono in mente slogan tipo “è finita la pacchia!”, “ci rubate il lavoro!”, “questa è casa nostra!” e mi sembra che prendere oggetti finiti nell’immondizia non significa rubare e che è davvero poco quello che serve a questo giovane che fischietta andando da un cassonetto all’altro con la sua lucetta blu ...