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Giornale di Taranto - PROVINCIA AL VOTO/ A rischio la candidatura del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci
Giovedì, 27 Settembre 2018 16:05

PROVINCIA AL VOTO/ A rischio la candidatura del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci In evidenza

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Quello che indispettisce maggiormente in questa scomposta corsa alla poltrona di presidente della Provincia di Taranto è il livello della competizione. Fatto di sgambetti, accordi sottobanco, rivalse personali come nella peggiore tradizione politica che qualcuno vorrebbe lasciarsi alle spalle ma che ahinoi si ripropone sistematicamente, ogni volta, con la puntualità di un orologio svizzero. Che poi, grazie al lampo di genio dell’ex ministro Delrio padre di questa legge scriteriata, siano i consiglieri comunali a  scegliere tra i sindaci in carica fa sì che tutto si consumi nell’alveo più o meno segreto delle stanze frequentate quasi esclusivamente dagli “addetti ai lavori”. Sulla strada che porta a Palazzo del Governo si stanno consumando strappi e tradimenti che all’esito del voto e in base al responso delle urne potrebbero ripercuotersi pesantemente su un altro Palazzo, quello di Città dove il clima è tutt’altro che tranquillo.
Eh sì perché il voto del 31 ottobre che vede i consiglieri comunali chiamati a decidere chi prenderà il posto dell’uscente Martino Tamburrano rischia di trasformarsi in un test, un banco di prova per la tenuta l’Amministrazione targata Rinaldo Melucci e della maggioranza che la sostiene. Indicato come uno dei favoriti, il sindaco Piddino potrebbe però perdere il sostegno di pezzi consistenti del suo partito a beneficio del primo cittadino di Laterza, Gianfranco Lopane, lo stesso che quattro anni fa concorse alla presidenza della Provincia ma fu sconfitto da Martino Tamburrano. Al successo dell’ex sindaco di Massafra contribuì un’alleanza trasversale che gli permise di fare il “pieno” di voti proprio tra i banchi del consiglio comunale tarantino che, si sa, in base al voto ponderato, valgono di più. Il ritorno in gioco di Lo Pane potrebbe avere la benedizione (invocata dallo stesso segretario del Pd Mancarelli con un evidente spostamento dell’asse su cui si reggeva Melucci) del governatore della Puglia Michele Emiliano e dei suoi sodali in seno al consiglio comunale, tra l’altro indicati come vicini all’ex vice sindaco di Taranto, Rocco De Franchi, uomo di Emiliano che per suo conto si sta muovendo sul fronte provinciali, appena nominato dal governatore consigliere per la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione che lo vedrà direttamente coinvolto nell’”affaire” Ilva. Parliamo per esempio del “Gruppo Indipendenti per Taranto” Floriana de Gennaro, Cosimo Festinante, Cataldo Fuggetti, Mario Pulpo e Federica Simili,  Massimiliano Stellato dichiaratosi Indipendente, di Vincenzo Di Gregorio.
Ma non solo, su Lopane potrebbe convergere anche il voto dei consiglieri comunali di quei Comuni che con lo stesso sindaco di Laterza hanno fatto squadra per portare l’avv. Egidio Albanese a ricoprire il ruolo di amministratore unico del Cpt in aperto contrasto con Melucci. C’è solo da capire se Emiliano spingerà su Lo Pane oppure se confermerà il proprio gradimento sul primo cittadino di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, espressione di liste civiche ma sostenuto anche dal centro destra. Ipotesi quella di Gugliotti che resta tutt’ora in piedi proprio perché ammantata del civismo della maggior parte dei suoi sostenitori.
Tutto quindi può ancora succedere fino all’ufficializzazione delle candidature che dovrà avvenire entro l’11 ottobre e prevede che ciascun pretendente sia supportato dalla firma di almeno 69 consiglieri.