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Giornale di Taranto - PROVINCIA AL VOTO/ Melucci, Gugliotti, Quarto, d’Alo’in pole position : il Comune di Taranto come sempre ago della bilancia
Mercoledì, 19 Settembre 2018 13:13

PROVINCIA AL VOTO/ Melucci, Gugliotti, Quarto, d’Alo’in pole position : il Comune di Taranto come sempre ago della bilancia In evidenza

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C’è chi sale, chi scende e chi potrebbe a sorpresa scalare la classifica nella lista dei favoriti alla Presidenza dell’Amministrazione provinciale di Taranto.  L’unica certezza al momento è che nella competizione che stabilira’ chi succederà  a Martino Tamburrano a fare la differenza sarà ancora una volta il Consiglio comunale di Taranto. 

E infatti calcolatrice alla mano c’è chi è pronto a scommettere che a vincere sarà il sindaco del capoluogo ionico Rinaldo Melucci dalla sua c’è il voto ponderato il cui indice tra i diversi Comuni  varia in base al numero di abitanti. Tamburrano, all’epoca sindaco di Massafra, ne incassò 61954 contro i 43146 ottenuti dall’antagonista Gianfranco Lopane, sindaco di Laterza. Oggi come quattro anni fa potrebbero essere decisivi i voti dei consiglieri tarantini (22071 furono quelli pro Tamburrano, 12612 quelli che andarono a Lopane).Ma vediamo nel dettaglio qual è il peso di ciascun consigliere dei 28 Comuni (Manduria è commissariata e non va al voto) secondo un calcolo approssimativo. Primo è ovviamente il Comune di Taranto dove il voto dei 32 consiglieri ha un indice di ponderazione pari a 1060, seguito dai Comuni di Martina Franca, Grottaglie, Massafra, Manduria (dove però ripetiamo non si vota) con 279, ancora da Ginosa, Castellaneta, Sava, Mottola, Palagiano, San Giorgio, Laterza, Statte, Crispiano, Pulsano, Lizzano tutti con 165, a seguire San Marzano, Leporano, Palagianello, Avetrana, Carosino, Monteiasi, Maruggio, Fragagnano con 99, quindi Torricella, Montemesola, Faggiano con 55 e a chiudere Monteparano e Roccaforzata con 35.

Perché possa entrare nella rosa, ogni candidatura dovrà essere sostenuta da un minimo di 69 firme da parte di altrettanti consiglieri. Come dicevamo, in pole position c’è il primo cittadino del capoluogo ionico Melucci piddino espressione di una coalizione di centrosinistra sul quale potrebbero però  convergere anche i voti legati ad alleanze trasversali sulla scia di quanto- a parti invertite-  avvenne in occasione dell’elezione di Tamburrano.

Sul fronte opposto sembra siano precipitate le quotazioni di Giuseppe Tarantino, sindaco di San Marzano e “figlio d’arte”, il padre Paolo fu presidente dal 1972 al 1986 in quota alla Democrazia Cristiana. Determinante in questo senso sarebbe la presenza nella Giunta regionale targata Michele Emiliano di un esponente dell’UDC, attuale partito di appartenenza di Tarantino. Le attenzioni del centrodestra sarebbero quindi confluite sul sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti (sostenuto da una serie di liste civiche), ora secondo dei favoriti. Ma, siccome non c’è due senza tre, sul podio potrebbe salire anche un altro indipendente. Si fanno i nomi del sindaco di Massafra Fabrizio Quarto e di quello di Grottaglie Ciro d’Alo’.  Volendo provare ad anticipare o quanto meno a disegnare la mappa degli schieramenti in campo, possiamo dire che questi hanno già avuto modo di svelarsi in occasione della travagliata vicenda del Ctp conclusasi con l’elezione ad amministratore unico dell’avv. Egidio Albanese. Il professionista tarantino era sostenuto dai sindaci di Grottaglie, Massafra, Palagianello, Montemesola, Crispiano, Ginosa, Palagiano, Carosino, Faggiano, Lizzano, San Marzano, Torricella. Elezione, quella di Albanese, che ha fatto registrare una posizione molto critica da parte del sindaco di Taranto che si è astenuto sollevando una serie di questioni compresa quella di un conflitto di interessi che renderebbe incompatibile la nomina del penalista. 

 

Come si vede, la partita che il 31 ottobre si concluderà con l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Taranto è complessa e non può prescindere da questioni  fondamentali che si chiamano Ilva, Rifiuti, Porto e.... Appuntamenti elettorali futuri a partire da quello per il rinnovo del Consiglio regionale pugliese.