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Giornale di Taranto - FUORI DAL CORO/ Mons.Santoro sull'Ilva "Su ambiente e salute non cambia nulla e l'immunità penale desta preoccupazione"
Mercoledì, 12 Settembre 2018 15:38

FUORI DAL CORO/ Mons.Santoro sull'Ilva "Su ambiente e salute non cambia nulla e l'immunità penale desta preoccupazione" In evidenza

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Torna a parlare di ambiente e lo fa usando toni fortemente preoccupati l’arcivescovo di Taranto che si pone al centro della questione con spirito critico, com'è nel suo stile.
“Non lascia sereni il permanere dell'immunita' penale, estesa ora a chi gestira' lo stabilimento".  dice infatti mons.Santoro attraverso un documento della Commissione per la custodia del Creato, messo a punto in occasione della relativa giornata. Commentando l'intesa sull'Ilva raggiunta lo scorso 6 settembre al Mise tra Arcelor Mittal e sindacati metalmeccanici, la commissione dell'Arcidiocesi di Taranto, pur apprezzando che si "libera dalle incertezze" lo scenario, con riferimento alla tutela dei posti di lavoro, sostiene infatti che e' "immutato il timore che nulla possa cambiare sul piano della salvaguardia della salute e dell'ambiente. In particolare, si sottolinea, l'intesa in questione "non offre motivo di tranquillita' l'assenza di sanzioni pecuniarie nel caso di mancata osservazione delle prescrizioni nei termini previsti, come l'assenza di rassicurazioni in merito alle polveri diffuse, pericolose quanto le convogliate. Vorremmo poterci fidare di chi produce - dice la commissione dell'Arcidiocesi - e per questo chiediamo una sorveglianza vigile da parte degli enti preposti. Troppe giovani vite spezzate, troppo dolore inconsolabile ci circonda. Non vorremmo certo continuare a registrare i tristi primati per i quali il nostro territorio e' conosciuto nel mondo".
“Dal punto di vista strettamente sanitario - prosegue la commissione - raccogliamo con preoccupazione le osservazioni di Ordine medici Taranto, Isde Massafra, Fimp Taranto e TarantoRicercaFuturo in merito ai miglioramenti al piano ambientale proposti da Arcelor Mittal" (Isde e' la sigla dell'associazione medici per l'ambiente e Fimp e' la federazione medica di categoria che raggruppa i pediatri).Secondo la commissione dell'Arcidiocesi di Taranto, "la valutazione del danno sanitario secondo i criteri del 24 aprile 2013 non e' motivo di rassicurazione per il fatto che vengono valutati i danni alla vita e alla salute gia' verificatisi a seguito dell'attivita' produttiva. Sarebbe auspicabile, invece, produrre in via preliminare una valutazione di impatto sanitario. Sbarazzare il campo da queste incertezze - si sostiene - significherebbe rasserenare gli animi e riaprire quel dialogo tra istituzioni e cittadini che ha subito negli ultimi giorni una brusca battuta d'arresto". Per la commissione dell'Arcidiocesi di Taranto, "questo e' il tempo prezioso della concretezza e del coraggio". In vista della conferenza internazionale di dicembre in Polonia COP24 si esprime l'auspicio che Taranto, da "simbolo di un obsoleto modello produttivo che sta "ammalando" il pianeta", diventi "il luogo nel quale si gioca la credibilita' di chi ha sottoscritto a Parigi nel 2015 impegni cogenti di salvaguardia ambientale".
“A Katovice - si afferma - potrebbero essere proposte misure ancora piu' restrittive, con l'adozione di pratiche produttive meno impattanti sulla salute delle persone. Quello che auspichiamo per il nostro territorio e' che finalmente il "progresso" giunga anche dalle nostre parti perche' ci pare improbabile poter continuare a "chiudere le finestre" d'estate un po' perche' c'e' vento, un po' perche' un temporale mette in crisi i processi produttivi e non solo del comparto dell'acciaio", si evidenzia in riferimento al fenomeno del Wind Day che colpisce il quartiere Tamburi di Taranto, vicinissimo all'Ilva. Si tratta del fenomeno che vede le polveri minerali stoccate all'aperto nel parco materie prime dell'acciaieria, sollevarsi e inondare strade e case del rione Tamburi ogni qualvolta il vento soffia con intensita'. "Uniti al nostro arcivescovo" Filippo Santoro, conclude la commissione custodia del creato dell'Arcidiocesi di Taranto, vogliamo continuare a lavorare intensamente, insieme a tutte le forze positive del nostro territorio, "poiche' sappiamo che le cose possono cambiare". Dipende solo da noi e dalle nostre scelte".