Alla vigilia del vertice al Mise per decidere il futuro dell'Ilva il clima è tutt'altro che tranquillo. Il 15 settembre incombe con le sue scadenze, fine dell'amministrazione straordinaria e dei soldi.
"Se la gara dovesse essere revocata la trattativa si chiude ancora prima di cominciare e si va allo sciopero" fanno sapere i sindacati.
Il ministro Di Maio non sembra intenzionato a spaccare e lanci messaggi che sembrano escludere l'ipotesi temuta dai sindacati.
"Noi vogliamo accertare la verità storica- dichiara- e questa ci dice che comunque andrà a finire questa storia l'Ilva sarà ceduta al colosso industriale con una gara irregolare".
Sul fronte opposto associazioni e movimenti si preparano al sit-in che si svolgerà giovedì 6 settembre in piazza Della Vittoria. Oggi audizione presso il Ministero dell'Ambiente dove ancora una volta i rappresentanti convocati, dati alla mano, hanno ribadito l'inconciliabilità tra la permanenza dello stabilimento siderurgico e la salute dei tarantini.