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Giornale di Taranto - ILVA/ POLEMICHE DOPO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DI MAIO. NUMEROSI GLI INTERVENTI DI POLITICI E SINDACATI.
Venerdì, 24 Agosto 2018 06:26

ILVA/ POLEMICHE DOPO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DI MAIO. NUMEROSI GLI INTERVENTI DI POLITICI E SINDACATI. In evidenza

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RIPORTIAMO LE VARIE DICHIARAZIONI DOPO CHE IL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA RESO NOTE LE DECISIONI DELL'AVVOCATURA SULLA LEGITTIMITA' DELL'ASSEGNAZIONE DELLO STABILIMENTO SIDERURGICO A MITTAL.
 
 

Mino Borraccino Consigliere Regionale Sinistra Italiana/ Liberi E UgualiIl Governo precedente scelse di non imporre tutto questo nella procedura con la quale ha effettuato la gara, aggiudicata agli indiani di Arcelor Mittal. Nessuno potrebbe impedire al Governo attuale di fare un Decreto con il quale rendere obbligatoria la Valutazione Sanitaria nella Procedura Autorizzativa delle acciaierie, rovesciando il Decreto Balduzzi del 2013 che la escludeva e rimettendo, quindi, tutto in discussione. In tal modo si aprirebbe ad altri scenari, compresa la possibilità che lo Stato mantenga il controllo pubblico della Fabbrica per garantire l’occupazione e la salute pubblica.Evidentemente il Ministro Di Maio, come avevamo anticipato, ha rivolto i quesiti all’Avvocatura dello Stato con l’obiettivo, raggiunto, bisogna dirlo, di trascinarsi fino a poche ore dai termini previsti per la fine della gestione commissariale, escludendo così qualunque manovra diversa da quelle finalizzate a cambiare le scelte del Governo precedente. Il suo commento sul parere che gli è arrivato da parte dell’Avvocatura (“hanno compiuto il delitto perfetto”), conferma quello che avevamo già anticipato e fa capire che questo Governo sta navigando a vista  su una zattera fatta di chiacchiere. È incredibile che lo stesso Governo dichiari di voler de-secretare gli Atti sulle concessioni di Autostrade e mantiene nei cassetti il parere dell’Avvocatura sulla gara per l’Ilva! Di Maio renda immediatamente pubblico il Parere e, se il suo Governo non garantisce i livelli occupazionali e non reintroduce la Valutazione Sanitario nell’Autorizzazione ambientale per l’Ilva, si dimetta. Altrimenti il “delitto perfetto”, come egli ha definito l’acquisto di Ilva da parte degli indiani, sarà stato messo in scena da più attori, compreso lui stesso.

Fabiano Amati (PD), presidente della commissione regionale Bilancio Regione Puglia:“Chi non tace sino a quando non si conoscerà il testo ufficiale del parere dell’Avvocatura dello Stato su Ilva è un Luigi Di Maio qualsiasi”. “L’unica cosa da fare è richiedere la pubblicazione del parere, disinteressandosi dei commenti di Di Maio. Altrimenti anche per la questione Ilva Di Maio si garantirà l’immunità per il ‘delitto di pessima amministrazione’. Di Maio, infatti, commenta un parere che solo lui conosce e tutti che lo prendono sul serio commentando il commento”. “Così facendo alla fine, nella confusione dei commenti al commento, la verità non sarà il contenuto del parere ma il commento (“delitto perfetto”) di Di Maio, e lui avrà imposto la verità che più gli piace e tutti gli altri a corrergli vanamente dietro. Non è un suggerimento nuovo, l’aveva già dato secoli fa Niccolò Machiavelli”.

On. LUIGI VITALI (F.I.)vice presidente Commissione Affari Costituzionali del Senato: Il parere dell’avvocatura rivela forti criticità e nuovi elementi fondamentali che porterebbero al sospetto di illegittimità dell’atto.Durante la conferenza stampa, di questa mattina al Mise,il Ministro Di Maio ha confermato che nella gara c’è poco di regolare.“DI Maio sta cercando l’appiglio guiridico per chiudere l’Ilva buttando a mare 14 mila operai e le loro famiglie.Cosi’ realizzando quanto promesso in campagna elettorale.”. Di certo i lavoratori e le loro famiglie non possono e non devono rischiare il proprio futuro lavorativo e non solo.In quella fabbrica non ci sono manutenzioni, i lavoratori rishiano la vita ogni giorno. Basti pensare-continua Vitali- che ad ogni temporale le officine elettriche si allagano. Ministro, credo che le numerose riunioni,da Lei volute, possano bastare, basta prendere in giro i lavoratori, basta prendre in giro una città intera,umiliata e messa in ginocchio da troppi anni. Ammetta la sua volontà di voler chiudere l’Ilva , senza prendere in giro,ormai è una situazione ridicola e scandalosa visibile agli occhi di tutti.Bisogna vivere sulla propria pelle la paura di non poter andare avanti senza salario e forse li’ capirete lo stato d’animo dei 14 mila lavoratori-conclude Vitali- a loro il mio appoggio e la mia solidarietà”.

 

Valerio D’Alò Segretario Generale Fim-Cisl Taranto Brindisi : Di Maio sceglie ancora di non decidere prendendo ulteriore tempo. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa odierna - convocata per illustrare il parere dell’Avvocatura dello Sato sulla procedura di aggiudicazione dell’Ilva - ha ancora una volta mostrato la sua contraddittorietà.In sostanza dice che, l'atto è illegittimo perché c'è stato un abuso di un eccesso di potere, ma per poter giustificare l'annullamento c'è bisogno che sia stato leso la tutela dell'interesse pubblico, aprendo quindi il fronte con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.Questa per noi rappresenta un’ulteriore perdita di tempo e soprattutto una sorta di scaricabarile verso i sindacati.Di Maio nel corso della conferenza, rispondendo alle domande dei giornalisti, fa presente che alla data fatidica del 15 settembre ci si deve arrivare comunque con una trattativa tra i sindacati e Mittal.La Fim Cisl ha la sensazione che per il ministro Di Maio  il passaggio dell’Ilva a Mittal vada comunque bene e che questi approfondimenti in atto abbiano solo finalità politiche o, nella migliore delle ipotesi, che qualcuno prenda al posto suo la responsabilità di chiudere definitivamente lo stabilimento.Di sicuro non può scaricare al sindacato questa responsabilità: se la gara è illegittima - come dice - la trattativa la facesse da solo!Forse si va in cerca di vittorie sui predecessori; le prenda pure, ma il punto è che va assunta una posizione certa: Di Maio deve evitare ogni sotterfugio e dire a chiare lettere se l’Ilva deve essere consegnata o meno a Mittal; se va tenuta aperta o va chiusa; se la gara va annullata o meno.Se realmente sussistono le condizioni per annullare la gara, agisse assumendosi ogni responsabilità.Al di là di chi sia l'acquirente, ci risulta paradossale da parte del ministro, la richiesta di ultimare le opere - così come erano previste prima - nel 2016 se poi si affida lo stabilimento nel 2017. In sostanza è come dire ti affido lo stabilimento oggi, ma finisci le opere ieri.Contraddizioni da parte del ministro che aumentano anche quando dichiara che se oggi ci fosse un altro acquirente, allora potremmo annullare la gara.In questo modo  smentisce se stesso, circa il famigerato piano B, annunciato e mai presentato.Riteniamo sia giunto il momento di assumersi responsabilità, che come abbiamo spesso ribadito, contrastano con la campagna elettorale.Nel suo tentativo di tenere buoni tutti, il ministro sta ottenendo l’effetto opposto, ma di mezzo nella bilancia del consenso ci sono sempre Taranto e i lavoratori.Non si sottovaluti che così come già successo in precedenza, l’attesa dei lavoratori in cassa integrazione e delle ditte in appalto, oggi chiuse o in ammortizzatori sociali, si potrà trasformare in mobilitazione qualora il futuro ambientale e occupazionale di Taranto dovesse essere messo a rischio dai giochi della politica di qualunque schieramento.Non abbiamo avuto remore a scioperare col governo precedente, non ne avremo con l’attuale se sarà necessario.

 

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 24 Agosto 2018 07:11