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Giovedì, 19 Aprile 2018 12:13

URBANISTICA - Operazione Mar Piccolo, una proposta di legge regionale per il rilancio socio-economico e culturale di questo importante patrimonio In evidenza

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Diciotto articoli per provare a restituire centralità al Mar Piccolo facendone un pilastro dello sviluppo socio-economico e culturale della città di Taranto. È questo l’obiettivo che si pone di raggiungere Gianni Liviano, consigliere regionale, il quale, insieme a un gruppo di esperti e tecnici (Vito Crisanti, già direttore della Palude La Vela; Nicola Cardellicchio, direttore Cnr Taranto; gli Ordini degli architetti, ingegneri, geologi, agronomi; Confindustria; Confcommercio; l’Università) ha elaborato una proposta di legge regionale (al momento si tratta di una prima bozza) per l’istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo.

Diciotto articoli che sono stati illustrati mercoledì sera nel corso della tavola rotonda dal tema “Mar Piccolo, il vero patrimonio di Taranto” organizzata dal consigliere Liviano in collaborazione con l’associazione “Le città che vogliamo” e alla quale sono intervenuti, oltre agli estensori della proposta di legge, il vicesindaco di Taranto, Rocco De Franchi, è l’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonsino Pisicchio.

“Il Mar Piccolo di Taranto, - ha esordito Gianni Liviano - costituisce  probabilmente un unicum ambientale nell’intero contesto mediterraneo. Con quanti hanno collaborato stiano provando a condividere sensibilità, aspettative e obiettivi con un duplice scopo: da un lato, salvaguardare un paesaggio che è patrimonio che va trasmesso alle generazioni future; dall’altro, valorizzare le prospettive economiche, che su questo territorio possono realizzarsi, compatibili con la tutela del paesaggio”.

E che il Mar Piccolo troppo spesso viene sottovalutato come patrimonio naturalistico e paesaggistico lo ha sottolineato anche l’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, il quale ha voluto sottolineare “la passione e la professionalità di quanti stanno lavorando alla redazione di questa proposta di legge. Credo - ha aggiunto l’assessore - che sia arrivato il momento di svoltare e di salvaguardare questo importante patrimonio puntando, inoltre, al recupero dell’identità che non può essere slegato da temi quali l’economia circolare, l’innovazione, all’alta tecnologia, allo sviluppo sostenibile. Sono tutti temi - ha proseguito Pisicchio - che sono al centro di una discussione che deve essere dentro una comunità. Taranto e il Mar Piccolo rappresentano per la Regione una opportunità che va presa al volo e che va sostenuta con quelli che sono gli strumenti a nostra disposizione. Si potrebbe definire un percorso che renda questa iniziativa un laboratorio in cui sperimentare nuove forme di conoscenza, di valorizzazione e di tutela dell’ambiente e del paesaggio. Per questo- ha concluso Pisicchio - siamo pronti ad accompagnare iniziative come questa raccordando tra loro le istituzioni e i soggetti interessati per definire un’azione funzionale”.

Concetti ripresi dal vicesindaco di Taranto, Rocco De Franchi, il quale ha aggiunto come il Comune stia lavorando “ad un’ipotesi di costituzione di un’oasi blu attraverso una perimetrazione specifica. Vogliamo procedere in una direzione partecipata, coinvolgendo attivamente la comunità tarantina. Il nostro sarà un apporto convinto a questa iniziativa convinti dell’importanza e delle potenzialità di questa area naturalistica che va messa a sistema e che deve ricostruire una cerniera tra la città, la comunità tarantina e il suo territorio”.

Del resto, ha invece sottolineato Vito Crisanti (il naturalista ha provveduto alla stesura della prima bozza della proposta di legge), e con lui quanti si sono succeduti negli interventi,   il Mar Piccolo è ancora vitale, come testimoniato dalla presenza di specie rare quali la Pinna nobilis  ed i Cavallucci marini,    indicatori biologici di un ambiente pulito,  ed ancora la numerosa colonia di Garzette ed Ardeidi  che vive lungo le sponde del Secondo Seno, al riparo delle Pinete di pino d’Aleppo.   

“L’importanza ambientale e naturalistica del Mar Piccolo - ha aggiunto Crisanti - è stata riconosciuta anche a livello europeo;  infatti una parte rilevante delle sue coste è un Sito di Importanza Comunitaria (Sic). Inoltre vi sono importanti geositi censiti dalla Regione Puglia, uno dei quali ha una rilevanza internazionale (Geosito del Fronte).  Infine, - ha concluso l’ex direttore della Palude La Vela - sul secondo seno vi è la riserva naturale orientata regionale Palude la Vela, ricca di biotopi e di fitocenosi alofile, rientranti tra le specie protette a livello comunitario”.    

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