Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - ILVA - Grave incidente nello stabilimento, operaio rischia di perdere una mano. Le prese di posizione di Usb e Anmil
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 170

Mercoledì, 28 Febbraio 2018 13:13

ILVA - Grave incidente nello stabilimento, operaio rischia di perdere una mano. Le prese di posizione di Usb e Anmil In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(1 Vota)

Nuovo infortunio sul lavoro all’Ilva di Taranto. Nel primo pomeriggio di oggi, un operaio, Antonio Losavio, 40 anni mentre lavorava al tornio 11, è rimasto impigliato con la mano nel mandrino. Ha riportato un importante trauma da taglio alla mano. “Le cause sono ancora da stabilire con precisione, ma con ogni probabilità il lavoratore sarà scivolato a causa delle pedane in legno non idonee ad essere usate come piano calpestio, in quanto facilmente impregnabili tra umido e olio – spiega Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Losavio lavorava sul tornio, una macchina certificata CE del 2004”. L’operaio, che si trova in queste ore nella sala operatoria dell’Ospedale Ss. Annunziata di Taranto, pare rischi di perdere l’uso della mano.  “ Quest’ennesimo infortunio dimostra come l’azienda sia trascurata e inadatta al lavoro in sicurezza. Sono ormai anni che denunciamo questo stato di abbandono a cui nessuno pone fine”, conclude Rizzo.

Vorremmo che la nostra Associazione scomparisse, che non avesse più ragione d’esistere, che consacrasse il suo successo con il suo scioglimento, e invece ancora oggi siamo qui a commentare, con profondo senso di sconfitta, l’ennesimo incidente sul lavoro all’interno dello stabilimento ILVA di Taranto.

Così il presidente dell’ANMIL Taranto, Emidio Deandri, che commenta a caldo quanto accaduto oggi intorno alle 16 nel reparto OME MUA del siderurgico tarantino.

Si tratterebbe dell’ennesima storia di infortunio che colpisce ancora una volta un giovane operaio, vittima di un ingranaggio che  avrebbe in parte compromesso stritolato uno degli arti superiori.

Gli schemi in quella fabbrica sono saltati, così come saltati i livelli di responsabilità che oggi costringono i lavoratori a vivere di fronte ad una doppia condizione di precarietà – dice Deandri – quella occupazionale e salariale e quella sulle condizioni di sicurezza.

L’ANMIL anche questa volta sarà accanto al lavoratore vittima dell’incidente.

 

L’incidente di oggi sarà passato al vaglio del nostro staff di esperti e chiederemo informazioni più dettagliati agli organi inquirenti e di controllo – termina Deandri – qualora fossero appurate responsabilità individuali o aziendali ancora una volta ci costituiremo parte civile e accompagneremo il lavoro in tutto l’iter che servirà per il riconoscimento dei suoi diritti.