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Venerdì, 02 Febbraio 2018 05:57

COMUNE DI TARANTO/ Si indebolisce la maggioranza del sindaco Melucci. Costituito un nuovo Gruppo Consiliare denominato “Gruppo Indipendente con capogruppo Floriana De Gennaro. Espresse dure critiche all'operato del primo cittadino e della Giunta. In evidenza

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Mai coinvolti - dicono i 5 consiglieri nel documento programmatico presentato in Consiglio - su ILVA, Tempa Rossa, Porto, Aeroporto, Zes e altro ancora Comunicazione della formazione di un nuovo Gruppo Consiliare denominato “Gruppo Indipendente” ed illustrazione in Consiglio Comunale del documento politico-programmatico del nuovo Gruppo.

 

Signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri, Signori Assessori, signor Segretario.

Già è stata anticipata alla stampa la notizia che al primo Consiglio utile noi Consiglieri avremmo comunicato la formazione di un nuovo Gruppo Consiliare che oggi costituiamo denominandolo “Gruppo Indipendente”.

I Colleghi del Gruppo hanno riposto in me, Consigliera Floriana de Gennaro, il gravoso compito di ben rappresentarli a Capo di questo gruppo. Farò il mio meglio per essere la sintesi di tutti loro.

Tutti noi promotori del neo costituito gruppo abbiamo sostenuto il programma del candidato Sindaco Rinaldo Melucci contribuendo a far sì che quel programma fosse quello scelto dalla maggioranza dei nostri cittadini e che il Sindaco eletto, Rinaldo Melucci, ne fosse il suo attuatore.

Confermiamo di voler sostenere quel programma, non solo per immutato convincimento in ordine alla sua valenza, o ancora per ragioni di coerenza, ma come nostro preciso obbligo nei riguardi dei nostri elettori perché è in base a quel programma che abbiamo raccolto i nostri consensi e non riteniamo di dover utilizzare quel mandato a nostro piacimento.

Il nostro documento politico fa quindi riferimento a quegli obiettivi che disegnano un “nuovo modello di sviluppo” per Taranto, e quelli sono e saranno gli obiettivi che intendiamo perseguire, ad ogni costo, anche a costo di dover apparire come se fossimo opposizione qualora chicchessia, per assurdo anche il Sindaco, si frapponga al loro raggiungimento.

Ed è proprio dalle prime parole di quel progetto che vogliamo partire per disegnare la visione programmatica del nostro Gruppo.

Il programma del Sindaco eletto prevede, testualmente, che per la sua attuazione assume un ruolo fondamentale “sollecitare costantemente il confronto e raccogliere il contributo dei diversi attori istituzionali, sociali ed economici del territorio”.

Ebbene noi cinque consiglieri che abbiamo costituito questo Gruppo ci collochiamo tra gli “attori istituzionali del territorio”, perché quella è la nostra funzione, ma in principal modo perché questa deriva dal volere popolare, con il compito di contribuire, attraverso la nostra opera di indirizzo e controllo politico-amministrativo, al raggiungimento del benessere per questa Città. Questi i compiti e le funzioni attribuite al Consiglio Comunale dal Testo Unico sugli Enti Locali.

Aggiungiamo che il confronto ed il contributo divengono viepiù importanti e necessari in ragione del fatto che hanno partecipato al voto per l’elezione di noi Consiglieri il 58% degli aventi diritto e quasi il 30% per il ballottaggio tra i candidati Sindaci. E’ evidente lo scollamento tra le istituzioni e la politica da una parte e la vita reale e quotidiana dei cittadini di questa Città.

Diventa quindi un obbligo anche per noi Consiglieri quello di dover a nostra volta ricercare il confronto ed  il contributo di chi ci ha eletti perché riteniamo e condividiamo fermamente il principio che la democrazia sia partecipazione e confronto tra idee.

Con l’effettiva volontà, quindi, di attuare quel programma elettorale, non solo nelle cose fisiche da fare ma anche nella fondamentali modalità del come farle, dobbiamo però constatare che (forse) le mille difficoltà quotidiane che investono questa nuova amministrazione fanno sì che vadano smarrendosi i propositi iniziali ed il costante confronto e contributo tra gli attori, che non può essere relegato all’emanazione dei soli atti fondamentali rimessi dalla legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio, ma che richiede il costante impegno alla buona politica fatta di idee che circolano.

Ed in ordine alla circolazione delle idee ci piace far riferimento al pensiero di Gustavo Zagrebelsky – giudice della Corte Costituzionale  - fatto proprio nel manifesto elettorale del movimento #lasceltapertaranto: “Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura

Gli appena sei mesi trascorsi dalle elezioni non hanno purtroppo visto la circolazione delle idee attraverso il coinvolgimento anche di noi  “attori istituzionali” di questo territorio al fine di consentire di svolgere il compito di indirizzo politico ed amministrativo della nostra Città.

Quei pochi cittadini che ancora si avvicinano a noi Consiglieri ritenendoci informati in ordine alle vicende del governo di questa città, e ci domandano cosa riservi il futuro dell’ILVA o ancora di Tempa Rossa, se non del porto, dell’aeroporto o della Zes, cioè gli argomenti ultimi che più hanno occupato le cronache dei giornali, non possiamo dire loro più di quello che compare sulle cronache giornalistiche locali, e questo perché alcun confronto, scambio  e contributo  è stato avviato o a noi richiesto su tali temi nella massima Assise di questa città.

E’ iniziata la campagna elettorale e vanno a stemperarsi le polemiche che hanno fatto seguito alla scelta delle candidature, perciò tutto dovrà tornare silente in attesa del giorno dopo le elezioni, momento in cui riprenderanno le lacerazioni che investiranno, stante le peculiarità del nuovo sistema elettorale, trasversalmente i singoli partiti e le loro coalizioni.

Riteniamo che le cose da fare in questa città siano tante. Dobbiamo però interrogarci sul perché quelle tante cose non siamo riusciti fino ad ora a farle, perché siamo diventati la città più triste e sfigata in ogni classifica del benessere nazionale e perché siamo più abili nel demolire anziché nel costruire.

Su tale questione è ormai diffusa l’opinione decadente che quotidianamente sfoga nella stampa locale e nazionale. Scrive Vincenzo Carriero in un suo articolo pubblicato il 30 gennaio scorso sulla rivista on-line Cosmopolis: “Il problema attiene a qualcosa di profondo. Qualcosa che riguarda il rapporto reciso tra popolo e democrazia, tra rappresentanza e competenza. La crisi è di valori prima che economica, di progetto più che di intercessione verso il contingente.”. Scriveva Ezio Mauro su La Repubblica dell’8 luglio scorso: “… disgiungere gli ideali dalla rappresentanza di interessi legittimi significa ridurre i partiti a pura lobby politica istituzionale che si muove sulla spinta degli interessi prevalenti e convenienti di ogni singola fase, senza un profilo culturale e civile, dunque senza una specifica identità”.

Questa è l’opinione che nutrono fuori da questa Aula nei nostri riguardi ed è per questo che è fondamentale per il nostro nuovo gruppo partire dalle fondamenta di quel programma, e cioè dai valori che ne sono a capo di confronto e coesione che sono in grado di far sì che la nostra comunità divenga un popolo dalle salde fondamenta.

Fra poco più di un mese vi saranno le elezioni politiche che ci riporteranno all’utilizzo di un sistema proporzionale almeno nei due terzi del nostro parlamento. Attraverso l’applicazione di tale sistema, possiamo sostenere che noi cinque consiglieri rappresentiamo con il nostro gruppo più del 15% degli elettori che hanno deciso di votare i rappresentanti della loro città. Abbiamo deciso però di voler rappresentare le istanze anche di quella maggioranza che ha deciso di non votare a causa del “rapporto reciso tra popolo e democrazia”.

Abbiamo, tutti noi che facciamo parte del neo costituito gruppo Consiliare, lavorato duramente in questi sei mesi. Abbiamo portato proposte in Consiglio, approvate tra l’altro con largo consenso, quale quella di un Consiglio Comunale congiunto con la Città di Matera per discutere delle possibili convenienze della Zes interregionale, la partecipazione del Comune di Taranto al tavolo istituzionale per l’Aeroporto Arlotta di Grottaglie, la modifica degli statuti AMIU ed AMAT prevedendo un solo amministratore e più centri di controllo, in coerenza con le linee della riforma Madia, la sistemazione del mercato di Via Lucania con soluzioni non pasticciate, ecc. ecc..

Le proposte, malgrado provenienti da attori istituzionali, sono rimaste tutte “lettera morta”.  Il Consiglio Comunale congiunto con Matera non si è svolto, il tavolo Arlotta nemmeno a parlarne, i Consigli di Amministrazione sono stati eletti in barba a qualsiasi riforma, insomma tali sforzi hanno portato un semplice contentino in Consiglio, poco più che una pacca sulla spalla, un po’ di visibilità sulla stampa, ma nulla di più.

Abbiamo appreso solo dalla stampa o dai social le posizioni assunte dal Sindaco e dalla sua Giunta in ordine a profili fondamentali riguardanti il futuro di questa Città.

Signor Sindaco, non avrebbe certo trovato in noi, che sin dall’inizio l’abbiamo sostenuta, dei contraddittori ma bensì degli interlocutori, capaci di aggregarsi, così come abbiamo fatto prima delle elezioni, ed in grado di aggregare la popolazione che ha qualche difficoltà di comprensione, così come l’accusiamo noi, dovuta purtroppo ad un grave difetto di comunicazione.

Essere certi delle proprie idee e capaci di realizzarle è una dote, essere capaci anche di aggregare intorno a quelle idee è una virtù.

Il Comune di Taranto, soprattutto in questo momento veramente devastante, ha bisogno di una guida non solo aziendale ma emozionale, cioè capace di trovare la sua forza nella capacità di confronto e scambio di idee.

Su questi presupposti, che sono i presupposti del programma elettorale del Sindaco, noi ci siamo, altrimenti ci saremo lo stesso ma assumendo una posizione di difesa qualora vengano a mancare gli stessi valori e virtù fondamentali previste per la buona riuscita del programma.

Collaboreremo con la maggioranza ed anche con le opposizioni, come ciascuno di noi fino ad ora fatto, per contribuire a costruire il migliore futuro che possiamo augurare alla nostra Città.

I Consiglieri Comunali

 Floriana de Gennaro

 

  Cosimo Festinante

 

     Cataldo Fuggetti

 

        Mario Pulpo

 

 

      Federica Simili

Giornalista1

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