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Giornale di Taranto - CONVEGNO SUL TEMA "CERCANDO L’ ORO NELLA CITTA’ DELL’ ACCIAIO".
Domenica, 19 Novembre 2017 09:07

CONVEGNO SUL TEMA "CERCANDO L’ ORO NELLA CITTA’ DELL’ ACCIAIO". In evidenza

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INSERIMENTO LAVORATIVO MIRATO DI PERSONE CON DISABILITA’ NELL’ ASL DI TARANTO

Applicazione della Legge 68/99 ‘Norme per il diritto al lavoro dei disabili’ 

 

Si svolgerà martedi 21 novembre 2017 nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto Via Anfiteatro, 4– Taranto con il seguente PROGRAMMA:

9.30Introduzioneepresentazione:MariaConcettaAntelmi-CoadiutoreAmministrativoUODFormazione Moderazione:AgataBattista-CoadiutoreAmministrativoURP

10.00 Stefano Rossi- Direttore Generale ASL di Taranto

10.15 Martino Tamburrano – Presidente Provincia di TAranto

10.30 Giovanni Battafarano -Relatore della Legge 68/99

10.45SebastianoLeo-AssessorePoliticheFormazioneeLavoro-Politicheperillavoro,Dirittoallostudio, Scuola,Università,FormazioneProfessionale.

11.00RobertoCarucci-DirigenteResponsabileServizioFinanziarioAgenziaLavoroeFormazione Professionale.

11.15 Coffee break

11.45 Donato Salfi - Dirigente Responsabile UOD Formazione ASL Taranto

12.0 0       Interventipreordinati:

·         Lavoratori condisabilità

·         Direttori distruttura

·         Presidentidelleassociazionididisabili

13.00        Conclusioni:StefanoRossi-DirettoreGeneraleASLdiTaranto

RAZIONALE

La complessità della Comunità Jonica è stata amplificata dalla crisi sistemica della grande industria (la città dell’ acciaio) che ha portato con sé uno sfilacciamento del tessutosocialeacui,tuttavia,fadacontrappuntol’emergerediunimpegnocivicoattivoe responsabilesenzaparinellastoriadiquestacittà(l’orodiTaranto).

Questa contraddizione si è manifestata anche in un ambito in cui l’ Azienda Sanitaria Locale viene coinvolta come la più grande Azienda del territorio per numero di lavoratori impiegati e come Organizzazione che è vocata a generare salute: l’ applicazione delle norme per il diritto al lavoro delle persone con disabilità sancite dalla legge 68/99. Questa legge è stata scritta a Taranto, dove la prima sperimentazione di inserimento lavorativo risaleal1982,realizzataproprioall’internodell’areaindustrialedell’alloraItalsiderelaAsl di Taranto si è dotata dell’ unica Unità Operativa deputata all’ integrazione lavorativa nell’ intero sud (seguita solo diversi anni dopo dalla ASL di Brindisi), ma Asl si Taranto è la stessa che, a differenza di altre Asl pugliesi, sino al 2015 non aveva ottemperato agli obblighi assunzionali derivanti dalla legge68/99. Questa contraddizione è apparsa in tutta la sua evidenza quando l’ attuale Direttore Generale,l’avv.StefanoRossi,appenainsediato,haconstatatochelaAsldiTaranto,dopo averbanditonel2009dueAvvisiPubblicipercomplessivi78postidilavororiservatia

·         47personecondisabili(dicuiallaL.68/99,art.1,commi4e5)perlaselezionedi o      20 Ausiliarispecializzati

 

o     4commessi

o     23coadiutoriamministrativi

·         31personeconhandicapintellettivoeminorazionipsichiche(dicuiallaL.68/99,art 1,comma1,letteraa)perlaselezionedi

o     15 ausiliarispecializzati

o     16commessi

da avviare a tirocinio finalizzato all’ assunzione, dopo 6 anni, non aveva ancora proceduto.

Cosicché la Direzione Generale, dopo aver individuato e attivato le necessarie risorse interne all’ azienda capaci di progettare, gestire e monitorare questo processo, ha provveduto a:

·         Approvarelegraduatoriefinalidimerito

·         Definireleprocedureel’assettoorganizzativonecessariperimplementarele procedure di Inserimento LavorativoMirato

·         Stipulareduenuoveconvenzionidiintegrazionelavorativaconl’Amministrazione provinciale

·         Autorizzare,avviareeportareaconclusione99tirocinifinalizzatiall’assunzione

·         Assumereeimmettereinruolo115lavoratoricondisabilità

·         Disporrelacoperturadiunpostodi‘CollaboratoreAmministrativo’tramite concorso

La legge 68/99 è ispirata al principio di ‘consensualità’ (tra il datore di lavoro e il lavoratore) che fa uscire l’ Inserimento Lavorativo Mirato dall’ ambito della benevolenza per riportarlo dentro il dominio proprio del ‘diritto al lavoro della persona con disabilità’ in  quanto soggetto di diritti, così come voluto dalla Costituzione e declinato dalla Legge 68/99. Da  qui la necessità di un processo graduale e progressivo di ricerca delle condizioni lavorative che permettano alla persona con disabilità, nonostante le sue minorazioni, di inserirsi in modo significativo all’ interno dell’ Organizzazione di lavoro con soddisfazione reciproca  delLavoratoreedelDatorediLavoro.

La necessaria attività di matching è stata condotta dagli operatori del SISL (Servizio di Integrazione Sociale e Lavorativa) ed è stata diretta dal dirigente responsabile dell’ UOD Formazione che ha realizzato l’ incontro tra la domanda e l’ offerta di  lavoro  (rappresentata dai direttori di Struttura Complessa) per assicurarsi che ogni inserimento fosse connotato da un elevatosuccesso.

Il monitoraggio condotto sino ad oggi con sistemi di misurazione implementati periodicamente conferma che i lavoratori sono inseriti in modo significativo all’ interno delle Unità Operative.

Questo vale anche per le 31 persone con handicap intellettivo e minorazioni psichiche (Ritardo Mentale, Sindrome di Down, Autismo, Patologie Psichiatriche croniche e stabilizzate). Con queste assunzioni la ASL ha portato a compimento un ciclo che, passando dagli interventi di integrazione scolastica, riabilitazione e integrazione lavorativa, ha sottratto queste persone dai costosi circuiti assistenziali per trasformarle in cittadini   che contribuiscono, con il loro lavoro, allo sviluppo della Comunità. Abbiamo constatato che una persona felicemente collocata al lavoro, anche se ha una disabilità psichica, smette di essere un consumatore, alle volte parossistico, di prestazioni sanitarie, socio- sanitarie e assistenziali. Infatti i direttori che hanno la responsabilità delle strutture in cui queste persone sono collocate e che sarebbero anche i principali fornitori di tali  prestazioni sanitarie, affermano unanimamente che, con la loro presenza, hanno acquisito un vantaggioorganizzativo.

Nelcasodelle47personecondisabilitàdeterminatadamalattieinvalidantiladifferenzala fa la cultura del lavoro di cui queste persone sono portatrici. La Asl di Taranto si è arricchitadiunampionumerodilavoratorichemediamentesonogiovani,conunelevato profilo culturale, motivati, preparati professionalmente che sta dando un contributoche spessosirivelainsostituibilenellestrutturechehannoavutolafortunadiaccoglierli.

Tra queste brillano molte situazioni di grande complessità: lavoratori che, vittime di minorazioni talmente estese da costringerli in carrozzina, in qualche caso sono impossibilitati a utilizzare anche gli arti superiori e, almeno in un caso, contemporaneamente, è inibita anche la facoltà di parlare. Si tratta di persone che hanno realizzato un esemplare percorso di conquista della vita indipendente nella comunità. In questocasolediversearticolazioniaziendalihannodatoprovadiesserecapacidilavorare in modo cooperativo per consentire all’ Azienda di implementare tutte le soluzioni tecnologiche e amministrative necessarie per includere nel proprio organico lavoratori che, pur non potendo muoversi autonomamente, pur non potendo articolare gli arti e pur non potendo parlare, comunque siano messi in condizione di operare ad un P.C. (grazie ad ausili tecnologici), eventualmente senza muoversi dall’ abitazione (soluzioni tecnologiche  e amministrative di telelavoro). Questo perché tutti vedano rispettato il proprio diritto al lavoro.

 

In questa giornata intendiamo mettere a fuoco il contributo dato da questi lavoratori allo sviluppo della Cultura del Lavoro nella nostra Organizzazione. L’evento è dunque rivolto a tutti i dipendenti della ASL di Taranto, al mondo associativo e alla cittadinanza.

Ultima modifica il Lunedì, 20 Novembre 2017 06:35