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Martedì, 14 Novembre 2017 11:55

ILVA/ Al via presso il Mise la discussione sul piano ambientale, i sindacati "valuteremo la compatibilità degli investimenti di ArcelorMittal" In evidenza

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Ha preso il via il tavolo al Ministero per lo Sviluppo Economico sul piano ambientale dell'Ilva. All'incontro partecipano il viceministro Teresa Bellanova, il leader dei sindacati di categoria Rocco Palombella (Uilm),Francesca Re David (Fiom-Cgil) Marco Bentivogli (Fim-Cisl) e per ArselorMittal il Ceo di delegato per l'Italia Matthieu Jehl.
    "Esamineremo la compatibilità degli investimenti con gli interventi che l'azienda farà in termini ambientali e tecnologici - ha detto Rocco Palombella prima dell'incontro - Speriamo di avere una visione chiara dei tempi dei lavori che si faranno, in particolare sulla copertura dei parchi minerari che hanno una superficie molto estesa e che, secondo quanto annunciato, l'amministrazione straordinaria dovrà avviare a breve".

Al termine dell'incontro sarà anche fissata la data del prossimo incontro con i sindacati sul piano industriale dopo che ArcelorMittal nei giorni scorsi ha trasmesso ai sindacati nuovi documenti sul dossier.

Sulla questione Ilva interviene il consigliere regionale di Direzione Italia Perrini secondo il quale serve un tavolo che lui definisce "di comunità"  solo per la vertenza Taranto. 

"La vertenza Ilva di Taranto- scrive il consigliere regionale- non può essere in alcun modo paragonata a quella degli altri siti e stabilimenti del Gruppo. Non fosse altro per i numeri che tale vertenza esprime. Numeri che riguardano i lavoratori diretti con anni di cassaintegrazione e solidarietà alle spalle; numeri che riguardano i lavoratori dell'indotto che vivono con apprensione costante l'evolversi della vicenda perché le ditte dove sono assunti avanzano milioni di euro dall'attuale gestione Ilva; numeri che riguardano l'emergenza ambientale passata e presente, con le sue percentuali pesantissime sui casi di patologie tumorali legate all'inquinamento. Quindi convocare un tavolo attorno al quale si siedono le figure istituzionali di ogni realtà italiana del Gruppo mi pare l'ennesima presa in giro, o volendo usare un gergo calcistico vuol dire mandare la "palla in fallo". Il Tavolo istituzionale Ilva convocato a Roma, non servirà quindi a sciogliere i nodi cruciali in merito alla drammatica situazione sanitaria e occupazionale del territorio tarantino, ma a ben vedere sarà solo l'ennesima riunione impacchettata per "far vedere" che esiste un impegno da parte del Governo, un interessamento sempre e solo formale e mai nei contenuti e nella sostanza. Per Taranto serve un tavolo, e oggi più che mai se ne sente l’urgenza, al quale vengano invitate tutte le realtà joniche che a vario titolo chiedono di essere coinvolte in una partita che riguarda il futuro dello stabilimento tarantino, la città, i suoi lavoratori e i suoi abitanti".

 

 

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